Ecco, i bambini e le bambine della 4b arrivano puntuali all'appuntamento
in cascina.
Ci spostiamo nel vivaio, dove ci cambiamo le scarpe e preleviamo 21 piantine
(tante quanti sono i bambini).
Oggi dovremo piantare questi piccoli alberelli ed arbusti in uno spazio
all'interno del boschetto delle Guardie Ecologiche Volontarie.
Ci accompagna anche Luca, una G.E.V.
La camminata verso il boschetto è breve.
Ci fermiamo all'interno dello spiazzo dove lavoreremo: qui iniziamo con
il resoconto delle attività svolte a scuola.
Ogni bambino ha detto la sua sulla parola "GIARDINO" e le cose scritte sono piuttosto interessanti.
Cristian: Un pezzo di territorio pieno di erbe, alberi e ben curato.
Alberto: Uno spazio che si può trovare all'esterno delle scuole,
dei condomini, delle ville
Anna S. : Un posto che ha delle erbe, alberi e fiori. Se è di lusso
ha le aiuole.
Rebecca: Uno spazio con erba, fiori, arbusti e, se si vuole, con alberi
e tendoni (gazebo)
Mara: Un posto pubblico o privato con tanti alberi e erba.
Giorgio: E' un luogo più piccolo di un parco. Un giardino di solito
è vicino alle abitazioni.
Fatima: Uno spazio con molte piante e alberi. Alcuni giardini non hanno
alberi.
Mattia: Può essere attraversato da un sentiero di cemento o sassi.
Ci possono essere anche dei giochi e campi da basket.
Silvia: Ci possono essere dei giardini con tanti alberi ed arbusti.
Simona: E' un pezzo di terreno dove i bambini si riuniscono per giocare.
Andrea: In certi giardini ci possono essere di laghetti.
Kevin: Nei giardini dove giocano i bambini non ci possono essere i fiori
perché alcune persone li strappano.
Sefkan: Bisogna che ci sia la terra per far crescere le piante.
Alessandro: In un giardino privato ci può essere anche la piscina
e degli orti.
Erica: E' un terreno con tanti alberi rigogliosi. Se il giardino è
tuo puoi piantare le piante che preferisci. Alberi, pomodori
Simone: E' un pezzo di territorio piccolo dove crescono piante e alberi,
ma se si vuole si possono aggiungere dei particolari. Ad esempio le fontane.
Cristina: E' un luogo in cui ci sono tanti alberi piccoli o grandi. Può
essere incolto o curato.
Zoe: E' una parte di un terreno che può avere alberi ed arbusti
oppure aiuole. Può avere parti in terra o in cemento.
Belal: E' un luogo in cui ci si può rilassare.
Nicolò: E' un luogo pubblico o privato.
Kevin: Può servire a giocare e divertirsi con gli amici e i parenti.
Alberto e Cristina: Vi si possono fare i pic-nic.
Fatima: I giardinetti sono un luogo di incontro per i bambini.
Silvia e Rebecca: Serve per giocare e fare sport.
Mara: Serve per fare le feste di compleanno.
Belal: Serve per abbellire lo spazio intorno alle case.
Anna S.: Gli alberi nel giardino servono per fare ombra e il giardino
serve per giocare.
Mattia: Se il giardino serve per abbellire, si possono aggiungere anche
pozzi ed entrate ad arco. In un giardino si possono anche coltivare alberi
da frutto e ortaggi.
Erica: Si può utilizzare come spazio per mangiare fuori e aggiungere
delle sdraio per riposarsi.
Andrea: Serve per stare insieme e parlare in serenità.
Simona: Un giardino serve anche per far passeggiare i cani.
Quindi passo a raccontare la storia particolare di questo luogo.
Si tratta del luogo con gli alberi più vecchi del Parco Nord: alcuni
probabilmente erano presenti anche prima della seconda guerra mondiale.
Con molta probabilità in questo luogo - che doveva essere un frutteto
- troviamo gli unici resti del bombardamento che nel 1944 inglesi e americani
effettuarono per distruggere il piccolo aereoporto militare della Breda.
Infatti vediamo alcune grosse cunette di terra con a fianco il relativo
buco. Sule cunette spesso e volentieri sono nate e cresciute delle belle
piante spontanee.
Nel mese di novembre dello scorso anno la nevicata di neve bagnata che
ha fatto tanti danni nel territorio milanese ha colpito anche qui, facendo
un piccolo disastro. Molti alberi sono caduti, spezzati e successivamente
tagliati.
Oggi noi dovremo iniziare il ripristino di questo luogo piantando 21 piccoli
alberelli, e più precisamente:
1 farnia
6 noccioli
4 ligustri
4 meli
4 aceri campestre
2 peri
Per prima cosa facciamo un po' di pulizia, togliendo tutti i rametti che sono presenti in terra e depositandoli in una delle buche presenti, per far si che poco alla volta si decompongano e divengano humus.
Intanto un gruppetto inizia a preparare i segni dove faremo le buche per piantare le piantine.
Quindi tutti a scavare utilizzando delle palette metalliche - qualche volta anche con il piccone.
Quindi si mettono a dimora gli alberelli.
Alla fine siamo tutti stanchi, sporchi, ma soddisfatti (tanto è vero che ci siamo dimenticati di far merenda!)
Vi presento il mio amico Brughillo.
Lui è malato di brughillite e ha bisogno del vostro aiuto per guarire.
Dopo essere "entrato" nelle vostre mani, Brughillo chiede che
gli vengano inviate delle belle cartoline.
Le cartoline dovranno provenire dai posti più belli, lontani,
affascinanti - Brughillo ne ha bisogno, visto che per un po' di tempo
non potrà più viaggiare.
Potete inviarle per posta, indirizzate a: Brughillo - presso il Parco
Nord Milano, via Clerici, 150 - 20099 Sesto San Giovanni (MI). Oppure
portarle quando tornerete a trovarci in primavera.
Inseriremo tutte le cartoline che ci invierete all'interno di questo sito
internet.
Vi consegno tre pacchettini di semi:
I semi delle farfalle (coreopsis, tagetes, verbena)
I semi del Parco Nord (melissa, menta piperita, camomilla, finocchio selvatico,
erba cipollina, timo)
I semi dell'Orto Botanico Brera di Milano (girasole, lino).
Il vostro compito sarà ovviamente quello di seminarli, verso la fine di febbraio o nel mese di marzo/aprile (a seconda se seminerete in "serra" o all'aperto).
Intanto siete tutti affiliati alla congregazione
del salvadanaio dei semi.
Ecco il timbrino!
Ci avviamo verso la cascina dove vi cambiate nuovamente le scarpe.
Ciao a tutti!
Al prossimo incontro.