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le scuole del Comune di Bollate

2d - elementare Montessori - 30 ottobre 2003

La classe arriva puntuale all'appuntamento in una mattinata un po' grigia: speriamo che riesca ad uscire il sole..
Ci incamminiamo subito in direzione del rimboschimento; qui ci fermiamo e iniziamo la nostra mattinata insieme.

Spiego ai bambini che il Parco Nord è un parco giovane e artificiale: gli alberi che abbiamo intorno non hanno più di 25 anni di vita e sono stati tutti piantati dall'uomo.
In effetti sono piante giovani, anche se molto cresciute, soprattutto in altezza. Per verificare ciò proviamo a vedere quante volte la mia altezza sta in quella di un albero ben preciso: i bambini contano... la quercia rossa è alta 10 volte la mia altezza, per un totale di circa 20 metri.

Prima di partire mi raccomando con i bambini circa il comportamento da tenere dentro al bosco: soprattutto il silenzio, visto che al bosco (e ai suoi abitanti) non piace la presenza di "cose" troppo colorate, rumorose e .... puzzolenti.

Facciamo ora un breve percorso dentro al bosco, fino a raggiungere l'acero - albero della paura. Chiedo ora ai bambini se hanno paura di qualcosa o se sono tutti coraggiosi: molti bambini dichiarano di non avere paura di nulla. Però tale affermazione dura poco in quanto, dopo avere "minacciato" una improbabile "puntura", un po' di bambini si ricongiungono all'interno del gruppo dei "paurosi".

Ora, proprio per vincere almeno in parte la nostra paura, "scaliamo" uno per volta l'acero: operazione divertente e di importante significato. Infatti tale attività - un po' diversa in effetti rispetto a quella proposta oggi - veniva svolta in passato per guarire i bambini da malattie brutte e sconosciute. Per cui siamo un po' guariti - almeno dalle paure!
Però è vero che gli alberi possono guarire: prova ne sia il fatto che molti di questi sono usati come medicine. Ad esempio il salice da cui deriva il principio attivo dell'aspirina. Oppure il baobab che presenta anch'esso delle proprietà curative (a questo proposito la classe ha fatto recentemente una esperienza interessante, di cui ci faranno sapere...)

Incontriamo un bel tronco e giochiamo a fare gli equilibristi...

A questo punto è ora di merenda; facciamo il rapido, consueto, censimento delle merende:
24 bambini hanno portato 28 merende e 26 bibite

Merende

Bibite

 
  • 4 biscotti
  • 2 focacce
  • 6 cracker
  • 5 cioccolato
  • 6 brioches - merendine
  • 4 panini
  • 1 patatine
  • 11 succhi di frutta
  • 3 the
  • 11 acqua
  • 1 bibita

Ci spostiamo ancora lungo il bosco, fino ad una radura che ogni tanto ci permette di vedere un po' di sole.
Qui facciamo conoscenza con il mondo "fungo" che è molto importante, non solo per il fatto che può rappresentare un cibo gustoso per noi.
Chiedo alla classe di andare alla ricerca dei funghi lignicoli, ovvero dei piccoli funghi che crescono sopra a rami, tronchi, e che, piano piano, trasformano in terra.

Infatti, se non ci fossero i funghi, gli alberi di un bosco non potrebbero avere a disposizione tutto il cibo di cui hanno bisogno (il famoso humus): per cui, in un certo senso, il fungo potrebbe essere una sorta di indispensabile "cuoco" per gli alberi.

Poco dopo ci riuniamo di nuovo per fare una rapida ricognizione delle cose più importanti viste durante la mattinata.
Iniziamo quindi a raccontare la nostra storia, che non ha nè titolo, nè trama, nè personaggi - ma solo possibili spunti naturalistici.

Faccio quindi vedere ai bambini una serie di disegni tratti dalla Carte di Propp (personalizzati per l'utilizzo al Parco Nord).

Dopo varie scelte, osservazioni, cambiamenti, ecco la sequenza finale delle carte:

Clicca sulle piccole immagini per vederne l'ingrandimento

Terminata la storia ed analizzatone un po' il contenuto osserviamo che:

Mi autate a completare la storia?

La mattinata è oramai terminata: ci incamminiamo verso l'uscita.

Ciao a tutti!