Raggiungo la classe presso l'ingresso di via Clerici. Fortunatamente, dopo
diversi giorni di pioggia, oggi il tempo è molto bello.
Ci salutiamo e velocemente ci portiamo presso il bosco, dove seguendo il sentiero
di Greta e Anselmo, ci inoltriamo sempre più.
Giunti in una zona che riteniamo idonea per la nostra attività depositiamo
le borse, ci sediamo in cerchio e ricordiamo il lavoro realizzato durante
la prima uscita: un'attività-gioco sui 5 sensi.
In realtà avevamo affrontato solo vista e tatto, quindi oggi ci rimangono
gli altri 3 sensi da considerare: udito, olfatto e gusto.
Ci rendiamo conto che dato il poco tempo a disposizione non riusciremo ancora
a prenderli in considerazione tutti, partiamo comunque con l'udito.
I bimbi raccontano alcuni giochi basati sull'ascolto e l'utilizzo di questo
senso, giochi che adatteremo nel nostro caso al risultato dell'esplorazione
del bosco che faremo con le orecchie.
Divisi i tre gruppetti iniziamo ad ascoltare i suoni di questo ambiente, lo
facciamo chiudendo gli occhi e stando in assoluto silenzio.
Prima ascoltiamo il bosco in generale, appoggiando l'orecchio agli alberi
e successivamente sul terreno ascoltiamo la suoni strani e vibrazioni, entrando
in un cespuglio immaginiamo di essere un animale in ascolto e ci accorgiamo
di altri suoni che vengono dal cespuglio stesso.
Conclusa questa esplorazione ci raduniamo e raccontiamo ciò che abbiamo
udito:
uccellini di diverso tipo
fruscio delle foglie e degli alberi mossi da un leggero vento
rumore di legnetti rotti al nostro passare
foglie secche calpestate
rumore di "scavo"
rumore di motori e del traffico di Milano
rumori che il bosco non riesce comunque a tenere lontano
infine i suoni dei compagni che difficilmente riescono a stare in silenzio.
Proseguiamo il nostro lavoro cercando di costruire strumenti che tentino
di riprodurre i suoni ascoltati prima nel bosco che ci serviranno per un piccolo
concerto.
Per fare ciò utilizzeremo materiali naturali raccolti nel bosco stesso.
Legnetti di diverse dimensioni che si pensa di sfregarli uno sull'altro
cercando di imitare il fruscio del vento (questo suono tentiamo di ottenerlo
anche sfregando alcuni cespugli e scuotendoli).
Stropicciando foglie e secche piccoli legnetti riproduciamo il suono del
movimento degli animali e delle persone nel bosco; utilizzando un grande ceppo
come tamburo teniamo il tempo ed imitiamo il verso di un uccello. Abbiamo
anche dei "fischiatori" che imitano gli uccelli ascoltati.
Poco alla volta i diversi strumenti necessari vengono ultimati, facciamo
una prova generale ed iniziamo il nostro concerto.
Dispiace non poterlo far qui sentire, perché il risultato non è
stato niente male: la nostra musica si armonizzava piacevolmente ai reali
suoni del bosco circostante.
Contenti del risultato sentiamo la necessità di ripeterlo, e data l'esperienza
ci riesce ancora meglio.
A questo punto è ora di merenda; facciamo il
rapido, consueto, censimento delle merende:
21 bambini 18 merende 16 bevande
Merende
Bibite
3 crackers
10 brioche
3 cioccolato
1 patatine
1 panino
4 succhi di frutta
4 the
4 acqua
Conclusa la merenda ci rimane veramente poco tempo, prima di incamminarci
per il ritorno cerchiamo di sentire il profumo del bosco per usare anche un
poco l'olfatto.
Il profumo predominante è quello della terra, e ci rendiamo conto che
a diffonderlo è quell'insieme di rifiuti del bosco, come foglie e legni
caduti a terra che si stanno decomponendo e di quella sostanza che si forma
durante questo processo: l'humus.
Saluto così la classe e ritorno in cascina.