Anche oggi è una bella giornata: la classe 1i arriva all'appuntamento
in cascina mettendo in bella mostra i loro ragazzi/ragazze - sandwiches, con
al collo degli interessanti cartelloni.
Ci avviamo verso il bosco. Ci fermiamo e iniziamo le nostre attività.
Il bosco in cui siamo entrati è artificiale - nel senso che è
stato realizzato con l'opera dell'uomo - e giovane - infatti gli alberi che
abbiamo intorno hanno poco più di venti anni di vita.
Osserviamo che un certo numero di alberi sono segnati di rosso, questo perchè
gli alberi stessi - o una loro parte - dovranno essere tagliati:
perchè sono morti
perchè sono sofferenti
perche sono troppo vicini
La vita nel bosco non è proprio facile per gli alberi!
Leggiamo insieme il contenuto dei cartelloni che
hanno realizzato a scuola: i ragazzi della 1h sono venuti al Parco Nord per
gareggiare...
"naviga" con il mouse sopra questa immagine: dove la freccia diventa
manina clicca per vedere il cartellone.
Camminiamo un po' nel bosco; raggiungiamo un grande e bell'albero - un olmo.
Ci fermiamo e lo osserviamo: è molto più grande degli altri,
ma non è più vecchio. Semplicemente è una pianta molto
forte, con un codice genetico sicuramente migliore rispetto agli altri alberi
circostanti. Infatti gli altri alberi non ci sono addirittura più,
sono morti, dopo anni di stenti dovuti alla supremazia del nostro olmo. Chi
è più dotato riesce anche a mangiare di più sottraendo
così cibo alle altre piante. Una gara per la vita.
Proviamo ora a quantificare quante volte il nostro olmo è crescito
più di un altro albero poco vicino. Prima di misurare la lunghezza
della circonferenza dei due alberi chiedo ai ragazzi di esprimere una loro
valutazione ad occhio sulla misura della circonferenza stessa. Mentre i valori
ipotizzati per l'albero più piccolo sono abbastanza simili alla misura
reale (31 cm), i valori della circonferenza dell'olmo previsti sono inferiori
a quello effettivamente misurato (191 cm). L'albero più grande ha una
circonferenza 6 volte maggiore a quella dell'albero più piccolo (e
pensare che hanno la stessa età!).
Camminiamo ancora un po' fino ad una radura con un po' di sole. Qui ci fermiamo
nuovamente e proviamo a vedere che tipo di gara possiamo svolgere ora. Rileggiamo
le parole presenti nei cartelloni: potremo fare il gioco del pollice verde,
o meglio, del pollice marrone, visto che vi sto chiedendo di anadare
alla ricerca dei funghi.
Dividiamo la classe in tre gruppi, che avranno il compito di cercare dei
rami contenenti funghi; ognuno dei tre gruppi dovrà cercare di trovare
varietà diverse in buona quantità.
Alla ricerca!
Ecco il risultato del lavoro dei ragazzi: tre raccolte che valutiamo immediatamente.
Il "cartellone rosso" è quello giudicato più ricco
di varietà
I funghi che abbiamo raccolto, che vanno a riempire
la borsa del Futuro, sono molto importanti per
l'ecologia del bosco: questi hanno il compito di trasformare tutto ciò
che muore in sostanza nutriente che verrà utilizzata dalle piante per
la loro corretta crescita.
Ora riprendiamo ancora una volta in mano i cartelloni e decidiamo che potremmo
fare una sorta di caccia al tesoro.
Chiedo alla classe di tirare fuori dalle tasche qualche simpatico oggetto
artificiale: spuntano fuori:
un ciondolo-pallina giallo
una specie di quadretto blu
un librettino giallo
Prendo i tre oggetti e vado a nasconderli - o meglio a mimetizzarli - nel
bosco, quindi si apre la caccia ai tre oggetti. Ognuno dei tre gruppi avrà
il compito di trovare uno di questi oggetti.
I ragazzi vagano con le idee poco chiare per un po', quindi, quando mi decido
a dar loro un piccolo aiuto, gli oggetti vengono rapidamente individuati.
Solo il librettino giallo risulta più difficile da reperire: in effetti
si confondeva con le foglie secche.
Al termine della mattinata facciamo il solito riepilogo finale aiutati dalla
mappa dei concetti che andiamo man mano costruendo. All'interno della mappa
stessa costruiamo un "percorso" di senso compiuto, dal quale rimangono
fuori solo due elementi.
Ci avviamo verso la cascina, quindi un caro saluto a tutti!