Le classi del Comune di Vigevano
Grandi - Materna Mastronardi
I Musicanti di Brema  

C'era una volta un asino molto vecchio e stanco che, dopo aver trascorso una vita di fatiche, avrebbe voluto riposarsi un po' ma il suo padrone, poichè l'asino non era capace di lavorare come quando era giovane, aveva deciso di sbarazzarsi di lui.
Pensava addirittura di farne delle bistecche!

L'asino, che aveva capito tutto, decise di scappare a Brema, una città non lroppo lontana da lì: avrebbe imparato a suonare la chitarra e sarebbe diventato musicante nella banda.

Cosi una notte fuggì dalla stalla e camminò sulla strada che attraversava il bosco. Ad un certo punto si fermò perchè aveva tanta sete e lì vicino scorreva un torrente.

Scese vicino all'acqua per berne un bel po' e... alzando il muso tutto bagnato, si accorse che non era solo: lì vicino c'era un vecchio cane da caccia.
Scambiarono qualche parola. I1 cane raccontò che il suo padrone non lo voleva più perchè non riusciva a cacciare come quando era giovane. Anche l'asino gli raccontò la sua triste storia, cosi decisero di stare in compagnia e di andare a Brema insieme: l'asino avrebbe suonato la chitarra e il cane il tambuo.

Strada facendo videro arrivare un gatto dal pelo scuro e dall'aria arrabbiata. Parlarono anche con lui e seppero che stava tutto solo perchè i suoi padroni, vedendolo malandato e ormai incapace di prendere i topi, lo avevano abbandonato senza più una famiglia e una casa.

"Vieni con noi!" - gli dissero - "suonerai la tromba e canterai, tu che sai fare le serenate alla luna!"

Fu cosi che anche il gatto si unì alla compagnia.

Asino, cane e gatto marciarono alla volta di Brema.
Cammina, cammina, in fondo al sentiero sentirono un gallo che strillava a più non posso.

"Che ti è successo? "- gli domandarono.
I1 gallo raccontò che stavano per metterlo in pentola cosi aveva deciso di scappare.
C'era la festa del paese e aveva sentito che la cuoca aveva intenzione di cucinarlo!

"Vieni con noi a Brema!" gli dissero "suoneremo e canteremo".

Adesso erano in quattro: asino, cane, gatto, gallo.
Ormai liberi e felici non pensarono più ai loro ingrati padroni.

Cantavano a squarciagola camminando in direzione di Brema per diventate musicanti.
Ma a Brema non si arriva in un giorno, cosi decisero di riposarsi e cercarono un riparo per stare comodi.
In fondo ad un sentiero videro una lucina: loro non lo sapevano ma quella era la casa dei banditi!
Una volta giunti vicino alla casa provarono a sbirciare dalla finestra: attorno alla tavola della cucina cerano dei banditi armati di coltellacci!

Asino, cane , gatto e gallo capirono subito che si trattava di tipacci: gente pronta a tutto!
Stavano cenando, la tavola era coperta da prosciutti, salsicce, formaggi, insalate fresche e grappoli d'uva che avevano rubato. I nostri amici pensarono un po', sospirarono un altro po', e poi decisero di passare all'azione. L'asino si appoggiò alla finestra con due zampe, fece salire in groppa il cane e il gatto salì in groppa al cane e per ultimo il gallo volò sulla testa del gatto.

Tutti insieme formarono uno spaventoso animale che nel buio della notte faceva davvero paura!

Poi, ad un dato segnale, cominciarono il loro concerto:

  • l'asino ragliò
  • il cane abbaiò
  • il gatto miagolò
  • il gallo cantò

e di coipo irruppero nella stanza facendo un gran baccano.
I banditi, che non si aspettavano tutto quel trambusto scapparono impauriti pensando che ci fossero i fantasmi. I quattro animali ridendo felici, li inseguirono nel bosco per un bel pezzo, poi ritornarono nella casetta, si sedettero a tavola e mangiarono tutto quello che le loro pance avevano sempre sognato.

Ma a mezzanotte i banditi pensarono di ritornare per vedere che che cosa fosse successo.
Asino, cane, gatto, gallo sentendo dei rumori vicino alla casa si nascosero nel buio dietra alla porta.
Appena quei tipacci misero nuovamente piede nella stanza si trovarono il cane che li prese a morsi, il gatto che li li graffiò sulla faccia e l'asino che li prese a calci mentre il gallo li stordì con i suoi versacci.
Allora tutti quanti uscirono di corsa dalla casetta pensando che fosse abitata da fantasmi e streghe e da quella notte non tornarono più.
Fu cosi che i quattro amici, musicanti o no, decisero di rimanere a vivere insieme in quella casa e a Brema non andarono più e, da quel giomo, vissero finallnente liberi, felici e contenti.


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