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le classi del Comune di Cusano Milanino

1a - Media Zanelli - 31 gennaio 2005

Oggi è una bella giornata, di sole, anche se piuttosto freddina.

La classe 1a arriva al Parco un po' in ritardo: subito ci avviamo verso l'ingresso del bosco.
Ci fermiamo e iniziamo le nostre attività.
Come prima cosa è necessario capire la natura di questo bosco, di questo parco. Si tratta di un ambiente artificiale e giovane, nel senso che gli alberi intorno a noi sono stati piantati dall'uomo circa 22 anni fa.
Intorno a noi osserviamo gli alberi più grandi e quelli più piccoli - sia quelli nati spontanemente dai semi, sia quelli piantati ogni anno dai lavoratori del Parco Nord.
In questo caso particolare parliamo un po' delle protezioni di plastica verde per evitare che i conigli si mangino la corteccia delle piccole piantine.

Ora osserviamo insieme i 4 cartelloni che la classe ha realizzato a scuola. Si tratta di due disegni molto belli:

uno stagno con una simpatica rana

un albero multistagione

una mappa di parole relativa all'ambiente stagno (che però non avremo modo di vedere oggi)

la mappa di parole del Parco Nord

Ecco la mappa realizzata in classe:


Questo è l'elenco delle parole presenti nella mappa:

Sportivo - alberi - fontane - ciclabile - stagno - popolato - animali - verdeggiato - pedonale - familiare - naturale - bambini - curato - soleggiato - rilassante - fiorito - esteso - pubblico - aquiloni - irrigato.

Ripartiamo ed entriamo nel bosco.
Ci fermiamo poco dopo per verificare se il dato di età delle piante del Parco è veritiero oppure no (circa 25 anni).
Osserviamo che ci sono un po' di ceppi di alberi tagliati recentemente: proviamo a vedere quanti anelli di accrescimento annuale sono presenti.
I dati confermano i valori dati in partenza!

Riprendiamo il cammino.
Strada facendo incontriamo un simpatico pettirosso che ci cura in continuazione e gira intorno al nostro gruppo. Sta aspettando che noi si vada via per andare a mangiarsi gli insetti e i piccoli vermi messi allo scoperto dai nostri passi.

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Riprendiamo in mano la mappa di parole realizzata a scuola e proviamo a valutarla alla luce delle osservazioni fin qui svolte.
Quasi tutte le parole presenti nella mappa sono effettivamente "osservabili" - anche le sensazioni personali sono state "riconosciute" dai ragazzi e dalle ragazze.

Ecco la mappa fatta a scuola dopo la fase di verifica:

Poco lontano dal nostro pettirosso osserviamo anche due casette nido per cince: necessarie affinchè questo simpatico e utile animaletto possa realizzare il suo nido.

Ora è giunto il momento della merenda.

Durante la pausa alcui ragazzi notano tre buchi circolari su di un tronco di pioppo in terra: si tratta di tre buchi realizzati dal picchio. Un tentativo finito in nulla di realizzare il proprio nido.

Proseguiamo il cammino per qualche minuto ancora. Ci fermiamo definitivamente e proviamo a inventarci un'altra mappa di parole.
Per prima cosa chiedo alla classe di guardarsi attorno e di scegliere un luogo interessante.
I ragazzi si distribuiscono nel bosco circostante. Due piccole aree catalizzano l'attenzione di due gruppetti di 5 studenti: una serie di tronchi di betulla in terra e due pini.
E' inevitabile la scelta di uno di questi tramite votazione democratica.
Al termine l'angolo scelto è quello dei due pini.

Ci disponiamo intorno alle due piante, le osserviamo e cerchiamo quindi di descriverle sinteticamente.

Ecco la mappa realizzata oggi:


Questo è l'elenco delle parole presenti in questa seconda mappa:

Verde - alto - resina - corteccia che si toglie - corteccia frastagliata - ciuffi di aghi marroni - corteccia che cambia colore - molti rami - sempreverde - pigne - tronco dritto - forma arcuata - obliquo - alghe - aghi - rami intrecciati - pieno di rami - cacca - rami sottili - rami - lunghi - rami che partono da uno stesso punto - sembra una scala - corteccia superiore più liscia - pochi aghi.

nfine diamo un nome a questo particolare punto del parco: Pinago.

Dopo aver scritto tutte le parole su di un cartellone bianco, e dopo esserci dati i compiti a scuola (la redazione delle definizioni delle parole), ci avviamo verso la scuola e ci salutiamo.

Alla prossima.