1d - Media Franceschi - la relazione relativa all'uscita del 12 novembre
2004
I colori della natura al Parco Nord
Venerdì 12 novembre, insieme alla I A, siamo andati a visitare il
Parco Nord per scoprire come si sviluppano i colori dell'autunno all'interno
di boschi e prati liberi.
Il cielo, al momento della partenza, era grigio piombo e noi avevamo paura
che l'escursione potesse essere rimandata, ma fortunatamente siamo partiti
comunque.
Arrivati al Parco abbiamo incontrato la guida che ci ha spiegato come esso
è nato: è artificiale, in pratica costruito dall'uomo, nello
stesso luogo in cui prima aveva sede la fabbrica Breda che produceva ingranaggi
e bulloni; è stata demolita dopo la guerra ed il suo materiale ferroso
residuo è stato ammucchiato in collinette sulle quali, con il passare
degli anni, è cresciuta la vegetazione.
Dopo questa interessante introduzione, ci siamo avviati ad uno stagno, dove
la guida è intervenuta anticipandoci che nel parco ci son molti stagni,
tra i quali i tre che avremmo poi visto: il primo è quello costruito
otto anni fa e sulle sue rive dominano le tife, le canne ed i giunchi di palude
di altezza media, ed inoltre vi vivono germani, gallinelle d'acqua ed anatre.
Sulla riva abbiamo notato uno spesso strato di fanghiglia, che abbiamo scoperto
in seguito essere argilla, la stessa che l'uomo ha usato per impermeabilizzare
gli stagni.
Abbiamo proseguito fino al secondo di quattro anni, che abbiamo distinto
subito dal precedente perché nel centro aveva una piccola fontanella
posta appositamente per velocizzare il corso delle acque e quindi facilitarne
il ricambio; il pelo dell'acqua era oscurato da alghe troppo lunghe e la riva
coperta di canne prevalentemente lunghe e folte.
A questo punto la guida ci ha invitati ad illustrare, utilizzando le matite
colorate, i colori dello stesso: il rosso vermiglio delle bacche, il giallo
ed il verde accesi delle foglie etc
Dopo questa breve sosta abbiamo percorso un altro piccolo pezzo di sentiero
fino ad arrivare ad una di quelle famose collinette, dove ci siamo riposati
ed abbiamo trascorso il tempo rotolandoci giù, scoprendo che l'erba
schiacciata colorava i pantaloni !! (chissà mamme e lavatrici!!).
Trascorsa la pausa ci siamo incamminati verso il terzo ed ultimo stagno,
il più vecchio (di dodici anni), con un piccolo ponte che lo attraversa;
è talmente folto che quasi non si riesce a vedere lo specchio d'acqua.
Subito la guida ci ha proposto un altro interessante lavoro: dovevamo, questa
volta utilizzando la natura (bacche, fiori, foglie, etc ), colorare il
foglio.
Subito tutti si sono messi a cercare ogni tipo di vegetale, come le bacche
di fitolacca, bacche viola dal succo bordeaux. La gita era giunta al termine,
lasciandoci l stesso un coloratissimo (in tutti i sensi) ricordo!
I colori della natura al Parco Nord
Martedì 9 novembre la nostra professoressa di scienze ci ha chiesto,
in vista dell'uscita al Parco Nord, di riflettere su alcune domande:
Cosa significa un certo colore in natura?
Perché è stato utilizzato da certi animali e da certe
piante?
Perché noi (umani) usiamo vestiti colorati?
Perché in certe occasioni ci coloriamo?
Tre giorni dopo ( 12 novembre) insieme alla I A siamo andati al Parco. Il
tema della visita era "La tavolozza dei colori" ossia colori della
natura al Parco Nord.
Arrivati, una guida ci ha subito cominciato a raccontare della nascita del
parco. L'idea nasce nel 1967, quattro comuni decidono di collaborare per trasformare
una parte della città di Milano ormai abbandonata in un grande parco.
Finalmente, dopo alcuni anni, il parco viene ultimato. I primi ospiti che
arrivano sono gli uccelli. Il parco è simile in tutto e per tutto qa
un ambiente naturale; sì, perché il parco è in realtà
artificiale. Anche i tre stagni sono stati realizzati scavando nel terreno,
mettendo uno strato isolante di argilla e infine ricolmando il tutto di acqua.
Oggi come allora i tre stagni sono alimentati da una fitta rete di canali.
Intanto che la guida parla, camminando sorpassiamo uno degli stagni più
vecchi del parco e arriviamo al più giovane che ha appena quattro anni.
; lo capiamo perché, rispetto a quello precedente, la vegetazione è
molto scarsa e sullo specchio dell'acqua non ci sono ancora le ninfee, ma
un insieme aggrovigliato d'alghe filacciose. Notiamo che in questo stagno
ci sono ancora pesci. Qui ci soffermiamo un po' perché la guida ci
spiega il primo lavoro da fare: con le matite colorate portate da casa coloriamo
tutto un foglio con le sfumature che vediamo nei dintorni. Alla fine del lavoro
ci accorgiamo che in tutti i disegni i colori che primeggiano sono il verde
ei l marrone.
Più avanti facciamo una sosta per mangiare la merenda su una delle
colline artificiali del parco. Finita la sosta scendiamo dalla collina e arriviamo
allo stagno più vecchio del parco. La guida ci dice che , nell'estate
di alcuni anni fa, molte persone portarono in questo stagno tante tartarughe
che rischiarono di distruggere l'intero ecosistema. Le rane si ritirarono
in un'altra zona del parco poiché le tartarughe divoravano le loro
uova.
Ancora oggi nello Stagno Vecchio le rane non ci sono ma le tartarughe sì,
ma visto che siamo in autunno non le abbiamo potute vedere perché erano
già in letargo.
La guida ci ha quindi spiegato un altro lavoro: prima avevamo colorato i nostri
fogli con le matite e quindi con prodotti creati all'uomo ( e quindi artificiali),
ma ora avremmo dovuto usare i prodotti della natura. Abbiamo costeggiato tutto
lo stagno e abbiamo colorato i nostri fogli sfregandoli su cortecce umide,
con della terra anch'essa bagnata, funghi trovati rotti e vicino alla collina
artificiale delle bacche tra cui la fitolacca che lasciava un colore viola
vivo. Infime mettiamo insieme i nostri disegni e vediamo i colori, tutti con
varie sfumature, marrone, verde, giallo, grigio e viola
Finito il lavoro le professoresse ci danno qualche minuto libero e noi ne
approfittiamo per rotolare giù dalla colina e naturalmente per "colorarci"
tutti.
La gita è stata molto divertente e abbiamo scoperto nuove cose sulla
natura e i suoi colori. In primavera torneremo al Parco Nord per vedere cosa
è cambiato e nel frattempo, in classe, lavoreremo su questa gita.