le classi del Comune di Milano
1a - Elementare via T.Mann - 8 febbraio 2005
Ci state aspettando all'ingresso del Parco di via Suzzani.
Voi venite con me e dopo le presentazioni mi spiegate che siete qui per
dipingere. A scuola avete parlato di colori con la vostra maestra, osservando
attentamente i colori dell'autunno.
Capisco che siete degli esperti: mi spiegate che in autunno le foglie si
colorano e che da questo si capisce che gli alberi si stanno addormentando.
Inoltre su alcuni cespugli in autunno si trovano le bacche rosse. Insieme
proviamo a capire come mai le bacche si colorano, per poi scoprire che è
un modo per segnalare che sono mature.
Anche oggi, una giornata invernale ma per fortuna soleggiata, di colori
se ne vedono tanti, In modo particolare ci colpiscono quelli del laghetto,
che abbiamo di fronte.
Vi racconto come è nato questo stagno. Insieme proviamo a capire
come i tecnici del Parco lo hanno realizzato: fare una buca non basta, dobbiamo
impedire all'acqua di essere assorbita dalla terra. Qualcuno propone di foderare
il fondo con il cemento, e alla fine imparate che c'è una terra speciale
che può essere compattata come cemento e che si chiama argilla, molto
simile al vostro pongo, solo che è una terra naturale.
In questo stagno, che è il più vecchio del Parco, sono poi
state messe le piante, mentre gli animali sono arrivati da soli: volando (uccelli
o insetti) o camminando (rane, rospi)
Ci avviciniamo per scoprire come è fatto il laghetto, per osservane
i colori.
Mi dite che l'acqua è verde, ma in realtà sarebbe trasparente,
è quello che c'è sul fondo che la rende di questo colore. Inoltre
ci accorgiamo che è come uno specchio, perchè riflette gli alberi
e il cielo. Sull'altra sponda poi osserviamo tre macchie di colore molto belle:
arbusti gialli, rossi, marroni.
Facendo silenzio ci incamminiamo lungo il sentiero che circonda lo stagno.
Nascosti dagli alberi osserviamo due uccelli tipici di questo ambiente: germani
e gallinelle d'acqua. Distinguiamo i germani maschi dalle femmine: testa verde
e corpo grigio per i primi, piumaggio marrone per le seconde. In questo caso
il colore ci aiuta a distinguerli.
Camminando scopriamo un alberello che ha per frutti delle piccole "pignette":
un ontano. Poco più in là scoprite un boschetto di querce, alberi
che voi conoscete molto bene. Scoprite anche che la primavera si sta avvicinando
e qualche albero e arbusto stanno già preparando le loro gemme. Ne
troviamo alcune pelose: un salice.
Tornati sul prato proviamo a fermare su di un foglio bianco i colori che
abbiamo osservato.
Ciascuno ceglie tra i pastelli i colori che vede davanti a se, e prova a
realizzare delle macchie sul foglio.
Alla fine con tutti i disegni si forma un grande quadro che osserviamo insieme.
Le mappe di colore realizzate con i soliti strumenti...
E' rimasto molto bianco ma intorno a noi non ce n'è così tanto.
Inoltre alcuni hanno scelto dei colori in realtà non presenti, come
il lilla e il rosa.
Ciascuno ha utilizzato la tecnica che più preferiva: chi le righe,
chi delle macchie separate, chi ha riempito tutto il foglio, chi ha fatto
solo dei tratti. Come dei pittori vi siete ispirati al luogo dove eravate.
proviamo a spostarci!
Ci incamminiamo verso uno stagno più giovane, creato pochi anni fa.
Osservandolo ci accorgiamo di alcune differenze: c'è più luce
perchè mancano gli alberi, c'è una fontanella, ci sono più
alghe.
Il segreto di questo stagno è che qui nemmeno le piante acquatiche
furono messe dai tecnici del Parco, ma arrivarono da sole. Questo vi stupisce:
come fanno le piante a muoversi? Qualcuno intuisce che il vento potrebbe centrare.
Ma il vento non trasporta una pianta intera, ma qualcosa di più leggero:...i
semi! Che sono volati dallo stagno vecchio fin qui!
Qualcuno questo stagno lo conosce, e si ricorda di aver visto dei pesci.
Ma come hanno fatto loro ad arrivare. Dopo qualche ipotesi capiamo che i pesci
qualcuno ce li ha messi, qualche pescatore forse, o qualcuno stanco dei suoi
pesci rossi. In realtà i pesci, e anche le tartarughe (qualcuno le
conosce), mangiano le larve degli insetti e le uova dei rospi e delle rane,
ed è il motivo per cui nello stagno vecchio non ne troviamo più.
Forunatamente in questo laghetto nuovo gli intrusi sono ancora pochi, e rane,
rospi ed insetti ci sono ancora.
Sono curiosa a questo punto di conoscere la storia di Colorina, che parte
dal suo mondo bianco per visitare un mondo rosso, poi uno blù e poi
uno giallo per arrivare a colorare il suo mondo bianco con tutti i colori.
Vi spiego che anche il Parco ha una sua Storia
dei Colori, dove gli abitanti, un giorno svegliatisi in un posto tutto
bianco, anziche mettersi in viaggio chiamano tre grandi maghi, probabilmente
dagli stessi mondi che Colorina visita! Il Mago del rosso, del blu e del giallo
però propongono di colorare il mondo solo di rosso, o di blù
o di giallo. E mi spiegate che anche Colorina non è soddisfatta di
questa soluzione! Lei infatti capisce che è importante avere un po'
di tutti i colori, e mischiandoli crea il suo mondo multicolore. Scopro che
è una bambina come voi, quindi forse voi in quanto bambini potete suggerire
agli abitanti del Parco una soluzione. Per capire se siete aiutanti di Colorina
vi consegno un foglio bianco da riempire di colore, ma senza usare le vostre
matite.
All'inizio bisogna pensare come...ma poi la prima aiutante di Colorina si
mette all'opera: con l'erba!
Poco alla volta scoprite che foglie, terra, bacche, tutti rilasciano un
colore.
Come prima un quadro si compone per terra.
Le mappe di colore realizzate con gli strumenti che ci offre la natura...
Stavolta è stato più facile realizzare macchie, più divertente
cercare i colori e scoprire cosa colorava un foglio.
Certo di colori ce ne sono a disposizione meno, ed è per questo che
alcuni di voi preferiscono i pastelli.
Avete scoperto dei colori naturali, e Colorina sarà fiera di voi:
vi nomino ufficialmente suoi aiutanti!
Così bravi la prossima volta mi aiuterete ad animare e colorare un
angolo di Parco Nord!
E' tardi e ci salutiamo: arrivederci a primavera!