le classi del Comune di Milano
1a - Elementare T.Mann - 5 maggio 2005
Ci incontriamo all'ingresso di via Suzzane. Oggi c'è il sole ma un
bel vento non ci fa soffrire troppo caldo.
Ci dirigiamo verso i laghetti, e ci fermiamo all'ombra di un albero.
La scorsa volta non c'eravate tutti, così ricordiamo cosa avete fatto,
e cosa è cambiato: gli alberi hanno le foglie, nel prato ci sono i
fiori, alle gallinelle d'acqua si aggiungono tanti uccellini che cinguettano.
Anche oggi ci occuperemo dei colori, e li cercheremo in un modo nuovo.
Prima di tutto vi dividete in due gruppi: raccoglieremo colori, un gruppo
solo il bianco, un gruppo tutti gli altri.
Man mano che li trovate ve li faccio incollare su due dischi bianchi di
cartoncino.
Anche il gruppo del bianco trova qualcosa, e non pensavate: allora anche
il bianco è importante!
I dischi realizzati con gli elementi naturali bianchi e colorati
Una volta completati proviamo a farli girare infilati in un'asta, e osserviamo
che i colori si mischiano.
Se proviamo con un disco a spicchi colorato che ho portato io, osservate
che i colori quando girano diventano bianco!
Allora vi chiedo, con un po' di fantasia, di ripensare alla storia dei maghi,
e di provare a dirmi perché secondo voi il bosco era bianco e che magia
si doveva fare.
Dopo un po' di proposta ecco la nuova storia:
Il mondo era diventato bianco perché il Mago del bianco avrebbe
voluto che tutto fosse del suo colore: non era cattivo, solo dispettoso.
Così fece una potente magia e il mondo cominciò a girare così
velocemente che tutti i colori si mescolarono fino a diventare bianco.
I grandi maghi convocati non riuscirono a capire questa magia finché
non glile spiegarono dei bambini.
Per far tornare i colori bastava che ogni mago fermasse i suoi. E per
fermare il verde dovevano darsi la mano il mago del blù e del giallo,
per fermare l'arancione il mago del rosso e del giallo, per fermare il viola
il mago del blù e del rosso, per fermare il marrone tutti e tre insieme.
Prima di spostarci al nuovo laghetto ci avviciniamo al vecchio per osservare
bene come è cambiato: le piante acquatiche sono cresciute,
le ninfee hanno ricoperto una buona parte dell'acqua, ci sono tanti pesciolini,
le tartarughe nuotano ed una è ferma vicino a noi! Una gallinella d'acqua
si avvicina!
Non riuscite a vedere girini o insetti. Come vi avevo raccontato, vengono
mangiati dai voracissimi pesci e dalle tartarughe.
Affrontiamo la salita del teatrino e la starda sotto il sole che ci separa
dagli stagni nuovi.
A gruppetti vi porto con me ad osservare il laghetto nuovo: avvicinandovi
scoprite che pullula di vita! Qui ci sono poche tartarughe e pesci!
Ci sono piccoli animaletti che nuotano, e se guardate meglio scoprite che
sono girini. In un bicchierino li raccolgo, cosi li osservate da vicino: ci
sono anche dei piccoli insetti, ed una chiocciola.
Qualcuno riesce a sentire anche il gracidare delle rane, ma alcuni fanno
fatica. Così vi porto lungo il canale, camminando in silenzio, e qualcuno
a vedere le rane che al nostro arrivo saltano in acqua
Avete portato delle magliette colorate, e decidiamo di fare un gioco, una
specie di nascondino, ma il trucco è mimetizzarsi e non allontanarsi.
Ci dividiamo in tre squadre a seconda dei colori che avete: giallo, rosso
blù.
Chi cerca non può entrare nel bosco.
La prima volta rimangono nascosti tre blù e un giallo.
La seconda volta rimango nascosti due gialli e due rossi e un blù.
Apparentemente il colore non influisce su chi si nasconde, anche se vi aspettavate
che i gialli e i rossi venissero scoperti prima. In realtà la prima
volta è stata così, il blù, il colre più scuro,
non è stato scoperto.
La seconda volta però tutti avevate capito che l'importante era anche
stare fermi, e acquattarsi dietro a erba o cespugli fitti.
Prima di andare lasciate la vostra firma colorata sul mio lenzuolo, poi
si riparte.
Il contributo degli alunni al grande lenzuolo
All'anno prossimo!