le classi del Comune di Milano
2a - Elementare Muzio - 17 novembre 2004
Oggi c'è un bel sole - non fa caldo ma... quasi. I bambini e le bambine
della 2a sono pronti e pronte per l'uscita al Parco.
Ci incontriamo nei pressi del bosco. Ci fermiamo subito e inziamo le attività
previste per oggi.
Racconto un po' del parco, della sua storia - gli alberi che abbiamo intorno
non hanno più di 25 anni di vita - del fatto che questo parco, questo
bosco è il frutto del lavoro dell'uomo.
Camminiamo un po', alla ricerca di qualche idea per i nostri giochi - visto
che oggi, tra le altre cose, vorremmo giocare un po.
Cammin facendo incontriamo una betulla morta - in piedi - con alla base
vari rami caduti. Uno di questi presenta un bel buco fatto da un picchio,
come ingresso al suo nido. La betulla stessa presenta in alto altri due buchi
(un condominio di picchi!).
Siamo ancora in cammino, per qualche minuto.
Ci fermiamo nuovamente: i bambini mi fanno vedere un interessante cartellone/mappa
contenente una serie di parole a partire dalla parola albero.
Leggiamo le parole scritte: radici, tronco, ramo, foglie, fiori, legno,
gemme, ombra, acqua, bocciolo, linea, terra, seme, concime, resina, sole,
corteccia.
Alcune parole sono sensazioni, concetti astratti: rilassamento, gioia, protezione,
emozioni, sicurezza, casa, libertà, profumo, fresco, colori.
Quali sono le parole più importanti di questa mappa (albero escluso,
ovviamente)?
Alcuni bambini sono concordi nell'indicare l'elemento acqua - in effetti fondamentale
per la vita dell'albero.
Però se osserviamo bene notiamo che le frecce e le linee che collegano
le varie parole partono soprattutto da elementi quali terra, rami,...
Ma... non abbiamo ancora giocato! Vediamo quali idee vi sono venute - magari
qualche gioco che si possa fare solamente qui, in mezzo ad alberi ed arbusti.
Le proposte dei bambini si focalizzano soprattutto su giochi di ricerca,
di caccia al tesoro.
Il primo gioco che giochiamo consiste nella ricerca di due oggetti forniti
dai bambini - un guanto di lana colorata e una calza, per fortuna non puzzolente.
Questi oggetti vengono "mimetizzati" da me nei luoghi idonei (il
guanto tra i rami di un albero, la calza al piede di un albero, in mezzo al
muschio).
Via, i bambini vanno alla ricerca dei due oggetti.
Il tempo passa e gli oggetti non si trovano: è necessario un piccolo
aiutino da parte mia per far si che il guanto e la calza vengano recuperati.
Ora riflettiamo un po' insieme sull'elemento gioco. Pensiamo agli animali
e a quelli che sono i giochi più importanti per la loro vita e per
la loro sopravvivenza.
La corsa, il nascondino, le belle statuine, la lotta: chi più chi meno,
tutti gli animali devono essere molto esperti di questi giochi.
Ora dobbiamo giocare a "caccia al..."
Propongo di camminare un po' per cercare un luogo adatto alla nostra caccia.
A destra, poi a sinistra, in mezzo ai rovi, alle piccole piante, torno indietro,
vado avanti - insomma ci muoviamo un po' e ci scaldiamo.
Giunti in mezzo all'area "wilderness" - ovvero a quella zona del
bosco dove gli alberi morti non vengono tagliati - ci fermiamo e ci diamo
i compiti per la ricerca: trovare i funghi lignicoli - ovvero attaccati a
rami e tronchi - più belli e grandi.
Qui la ricerca è facile, in quanto la zona presenta una ricca varietà
di tali elementi.
Alla fine della nostra fruttuosa caccia cerchiamo di capire come mai qui
ci siano tanti funghi di questo tipo e altrove siano quasi inesistenti.
I bambini suggeriscono che qui c'è più ombra, più umidità,
un maggior numero di alberi. Inoltre ci sono molti alberi e rami in terra
- soprattutto di betulla, sulla quale crescono particolarmente bene alcuni
tipi di funghi.
Il pomeriggio insieme è terminato - dobbiamo avviarci velocemente
verso l'autobus che vi portarà a scuola.
Ciao a tutti!