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5b Elementare via Sardegna - Cinisello Balsamo
3 febbraio 2006

Ciao a tutti! Anche quest'anno ci vediamo qui, al Parco. E. come sempre, durante una bellissima giornata, con la neve, ma con un bel sole caldo.

Ci avviamo subito verso il boschetto sito campione. C'è ancora molta neve, tanto è vero che possiamo facilmente osservare le tracce di molti conigli selvatici: le loro impronte e le loro piccole caccole.

Poco più in là troviamo anche quelle che credo siano di volpe:

Bene, la giornata si fa interessante!

Ci sistemiamo tutti in cerchio e iniziamo con il darci il programma del nostro pomeriggio.
Ovviamente non possiamo prescindere dall'osservazione dei lavori realizzati a scuola: si tratta di due mappe.

Quindi vediamo la ben nutrita Valigia di Talete...

Che contiene: lenti, paletta, pennarelli, carta, sacchettini, guanti in plastica, carta igienica, quaderno per appunti, elasici, calamite, termometro, phmetro, contenitori in vetro e plastica, vaschette in plastica, cucchiaio, forchetta e coltello, setaccio, carta stagnola, pinzetta, bottiglia in plastica, penna...
Quante cose!

Cominciamo con l'utilizzare il termometro per vedere quanto è fredda la neve.... ovviamente 0°C. L'aria è nettamente più calda: 12°C (al sole supera i 17°C).

Visto che avete portato anche un phmetro (misuratore del ph - ovvero acidità e alcalinità), proviamo ad usarlo sia nella neve che nel terreno. Come prevedibile lo strumento rivela una sostanziale neutralità.

Entriamo nel boschetto e ci dirigiamo verso il punto della misurazione della temperatura della terra, che osserviamo essere di 1°C - nettamente più fredda dell'aria (non ve lo aspettavate, vero?). In effetti la terra si scalda e si raffredda più lentamente rispetto all'aria.

Camminando un po' - tra i vari rami abbattuti dalla nevicata di fine novembre - vediamo un albero completamente sradicato.

Ne approfittiamo per raccogliere un campione di terra in profondità.

Sigilliamo il sacchettino con il primo campione, per le osservazioni in classe.

Qui, dato che sono visibili un paio di "misuratori della qualità dell'aria", parlo un po' di questa particolare esperienza che, da un lato non ha dato risultati particolarmente eclatanti (nel senso che sembra che le particelle di una certa dimensione, ovvero visibili ad occhio nudo, siano presenti in maniera costante all'interno di tutto il bosco - i "fazzoletti" appesi erano tutti abbastanza simili - ovviamente con questo strumento non è possibile valutare la presenza delle famigerate polveri sottili). D'altra parte la neve caduta copiosamente ha un po' rovinato i nostri artigianali misuratori.

Perchè a scuola e a casa vostra non provate anche voi a vedere com'è l'aria?

Ci mettiamo in cammino, in direzione del bosco grande.

Camminiamo per un po' in mezzo alla neve, fino a raggiungere una piccola "oasi" libera dal manto nevoso.
Qui ci prepariamo per lo scavo della buca e la raccolta di altri campioni di terra.

Prima però proviamo a vedere se il vostro phmetro reagisce al terreno che abbiamo sotto ai nostri piedi, che dovrebbere essere un po' più acido.

In effetti la freccia si muove, anche se solo di mezzo grado (6,5 rispetto al 7 della neutralità).

Via mettiamoci a scavare...

Lo scavo rivela qualche sorpesa.

Quindi raccogliamo un po' di terra in profondità e un po' di terra in superficie.

Da una prima sommaria analisi delle differenze osserviamo che la terra in superficie è molto più scura e più ricca di cose rispetto a quella prelevata in profondità.

A scuola approfondirete meglio questa prima analisi.

Ci rimane ancora un po' di tempo, visto che vorrei raccontarvi una storia molto antica, che racconta della creazione della Terra e del Cielo... Gea e Urano.

Vediamo un po' se - nei pochi minuti che ci rimangono - riuscite a trovare qualche elemento strano che possa raccontare qualche storia "strana"...

Una raccolta interessante...

Un fungo ad orecchia - una grossa gemma di frassino - fiori maschili e pigna di ontano - cappelloto di ghianda di cerro - cirro di vite del Canadà - pezzo di frutto di pianta erbacea.

Con questi oggetti si potrebbe sicuramente raccontare una nuova storia... che potreste inviare - tramite lettera - insieme ai risultati della vostra analisi del terreno a Brughillo, il nostro famissimo postino che viene da lontano!

Ottimo lavoro ragazzi!
ecco il timbro di
Brughilllo!

Ciao a tutti e arrivederci in primavera.