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Teleparconord - il rilevamento ambientale
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1c Media Marconi - Cusano Milanino
12 dicembre 2005

Mattinata piuttosto freddina. I ragazzi e le ragazze della 1c arrivano puntuali all'appuntamento.
Subito ci incamminiamo verso il boschetto delle Guardie Ecologiche Volontarie.

Dopo una breve camminata incontriamo Federico, una G.E.V. che da anni si occupa del monitoraggio dei nidi artificiali presenti nel Parco Nord.

In effetti oggi ci occuperemo di animali! Anche se questo non vorrà dire andare alla loro ricerca. Semplicemente dovremo fare un po' come i veri ricercatori, che censiscono le presenze animali a partire dai segni lasciati dalla loro presenza.

Iniziamo ad osservare insieme il lavoro realizzato a scuola.
Si tratta di alcune mappe contenenti il risultato delle discussioni effettuate in classe.

Questa è la mappa fondamentale, quella più importante per il nostro lavoro odierno (almeno per la prima parte delle attività).

Avete portato anche la Valigia di Talete.
Eccone il contenuto: binocolo - lente - guanti - contenitori vari - provette - videocamera - macchina fotografica - penna - taccuino - bussola - fazzoletti.

Apprendiamo infine dalla voce di Federico alcune interessanti informazioni sui circa 70 nidi presenti nel parco.

Noi ora dovremo andare alla ricerca e all'osservazione di alcuni nidi artificiali, ed è per questo che vi siete preparati.

La GEV Federico, utilizzando un'apposita asta, preleva il primo nido da un piccolo albero, per verificarne l'avvenuta occupazione primaverile da parte di cince o di passeriformi.

All'interno del nido osserviamo la presenza di una grossa matassa di muschio e di sottili rametti, con masserelle di peli, qualche penna e altro: il tutto è piuttosto morbido!
Ecco, questo è il risultato del lavoro di una simpatica coppia di cince!

Il materiale presente nel nido viene messo via, in un sacchetto: a scuola avrete tempo di osservarlo bene.

Ora, dopo che Federico ha pulito ben bene il primo nido...

andiamo a cercare il secondo.

Questo si trova nelle vicinanze del grande nido dell'allocco.

Apriamo anche questo secondo nido, che però risulta essere vuoto...

Non troppo, però, in quanto varie cince lo hanno comunque utilizzato come ricovero invernale e hanno anche lasciato alcuni ricordini.

Raccogliamo anche questo materiale, in attesa dell'analisi in classe.

Proviamo ora a fare qualche ipotesi sul perchè uno dei due nidi non sia stato occupato:

- potrebbe essere perchè troppo in alto

- per mancanza di cibo nella zona adiacente

- per mancanza di luce - e di calore

- perchè era troppo vicino il nido dell'allocco - possibile predatore

Queste ipotesi hanno tutte un possibile fondo di verità: alcune sono sicuramente più "vere" di altre.

Per terminare questa prima fase di lavoro analizziamo la situazione del tempo atmosferico odierno: il cielo è per almeno 3/4 coperto, fa freddo, ma non troppo... 6°C. Nessuno di voi avrebbe immaginato un tale "caldo".

Mentre ci incamminiamo verso la montagnetta facciamo merenda. Un saluto a Federico!

Riprendiamo l'attività in corrispondenza del settore sud della montagnetta. Questa volta dovremo cercare di valutare la presenza numerica del coniglio selvatico.

Prima però ci guardiamo attorno: alcuni alberi sono rotti, in terra, addirittura sradicati. Un bel disastro! L'effetto della nevicata di una decina di giorni fa, con neve pesante e con rami carichi di foglie estive.

Dobbiamo ora andare alla ricerca di tre tipi diversi di segni:

- le tane dei conigli

- i loro "gabinetti"

- i segni dei piccoli scavi per le piccole deposizioni di feci

Ci dividiamo in tre gruppi - ognuno con un compito diverso.

In definitiva abbiamo osservato la presenza di:

- 10 tane lungo circa metà del versante sud, per cui possiamo ragionevolmente raddoppiarle)

- 3 "gabinetti"

- 3 piccoli scavi

Questi numeri - risultato di una sommaria ricerca - ci danno alcune indicazioni:

- sicuramente qualcuno non ha lavorato al meglio delle proprie possibilità: troppo pochi sono i gabinetti e i piccoli scavi

- in ogni caso questa zona sembra essere la più "povera" di segni coniglieschi (20 nidi contro i 40 e i 30 di altre zone limitrofe)

In definitiva la popolazione totale di conigli che abita sulla montagnetta è valutabile in qualche centinaia di elementi - forse 200.

Per concludere dobbiamo ora presentare il nostro amico Brughillo, che si stampa sulle vostre mani.

Ottimo lavoro ragazzi! Merita la certificazione:
il timbro di
Brughilllo!

In attesa del vostro lavoro in classe (la lettera e l'analisi dei campioni raccolti) ci salutiamo.

Al prossimo incontro.