Dalla tesi di Valentina Ugo
La realizzazione di un’aiola di sole piante officinali all’interno dell’Orto botanico di Brera nasce dall’idea di sottolineare uno dei molti significati che l’orto ha per i suoi visitatori.
Luogo di passeggio per la sua tranquillità, luogo di didattica per bambini, ragazzi e adulti, sfondo per mostre e installazioni artistiche, ma anche luogo di conservazione e divulgazione scientifica delle piante.
E’ per ampliare quest’ultimo obiettivo che la realizzazione di un’aiola di piante officinali mi è parsa interessante per i visitatori dell’orto visto che l’uso di preparati fitoterapici, o di prodotti erboristici è ormai comune e molto attuale.
In realtà l’orto ha al suo interno moltissime piante con proprietà officinali, ma per focalizzare al meglio l’attenzione si è pensato di realizzare, almeno per il momento, una sola aiuola e di sceglier di inserire all’interno di essa le piante che sono facilmente riconoscibili nel Nord Italia, cioè tipiche di un habitat alpino e prealpino o diffuse ovunque nella penisola italiana.
L’obbiettivo che mi sono posta è stato non solo di realizzare l’aiola ma anche di darne una facile lettura a chi fosse interessato ad approfondire il tema. A questo scopo ho realizzato dei cartellini da apporre vicino alle piante dell’aiuola con alcune brevi indicazioni. Sino ad oggi infatti la cartellinatura delle piante mancava o era rovinata a causa della pioggia o dal sole e quindi era necessario rinnovarla. In questa occasione si è deciso di sperimentare un nuovo metodo di cartellinatura sulla aiola delle piante officinali per sperimentarne la durata, facendo così rientrare il mio lavoro in un progetto più ampio ed utile per tutto l’orto.
Oltre ai cartellini ho realizzato una piccola guida a disposizione di tutti i visitatori con le stesse indicazioni scritte sui cartellini ma più esaurienti, una pianta dell’orto per orientarsi meglio e una parte dedicata ad altre piante officinali presenti nell’orto, ma non all’interno dell’aiola. Trattasi o di legnose, quindi impossibili da spostare, o di erbacee che abbiamo appositamente lasciato sparse nelle aiole dove originariamente si trovavano per non togliere quello che deve essere lo scopo primario che ha l’orto, ovvero poter passeggiare ed eventualmente trovare in tutte le aiole piante che possano avere un particolare interesse oltre a quello estetico.