Oggi non piove, ma ha piovuto questa mattina, quindi la classe ha deciso
di non uscire al Parco Nord: cercheremo - per quanto possibile - di concludere
l'attività con una breve, ma interessante, discussione in classe.
Io non sono Alessandra - ovvero colei che vi ha accompagnato durante la
prima uscita - ma cercherò di farne degnamente le veci.
Iniziamo subito ad osservare il cartellone con il progetto che la classe
ha realizzato: si tratta del disegno (realizzato anche in rilievo, con cortecce,
foglie, sassi, picoli oggetti) di una parte di Parco Nord modificata dalle
idee dei bambini della 4b.
Il cartellone riporta le seguenti parole: Il Parco del Futuro - mangiare
- costruire - disegnare.
Qual'è il percorso ideale di questo lavoro? ci arriviamo insieme:
c'è stata l'esperienza di conoscenza al Parco
quindi si è sviluppato un pensiero di progetto
è stato prodotto il disegno
si va a costruire le cose riportate nel progetto
si mangia
Riflettiamo un po' sugli elementi del cartellone - essenzialmente quelli
artificiali, introdotti dall'uomo.
La capanna può essere utile per mangiare al coperto, in caso di
maltempo; inoltre può funzionare da magazzino.
Il barbecue - forno, adempie evidentemente alla funzione di cuocere il
cibo.
Il tavolo - un ovvio sostegno.
Bella la fontana tutta colorata.
Tutto quello che avete prodotto è molto bello e sicuramente degno
di attenzione. Solo su una cosa il Parco non sarebbe probabilmente d'accordo:
il fuoco acceso, che potrebbe essere una potenziale origine di incendio.
I bambini si prodigano quindi di trovare una soluzione al problema - evidentemente
serio.
Una soluzione si affaccia tra le altre - interessante e degna di nota: circondare
l'area barbecue con una sorta di anello di acqua (in pratica l'area diventerebbe
una sorta di isolotto in mezzo ad un laghetto).
Con ponte in cemento a collegare l'isolotto al resto del Parco.
Come vedete il progetto non è mai terminato: nuove idee si affaceranno
sempre all'orizzonte - basta parlarne e confrontarsi.
Il poco tempo insieme è terminato, dobbiamo salutarci.