1d Media Verga - Milano
La farnia
CURIOSITÀ-USI
La farnia è una pianta molto longeva (vive molto a lungo), che
raggiunge e supera i 500 anni.
Il legno è molto pregiato, di colore bruno chiaro, duro e leggero,
noto con il nome di Rovere di Slovenia. E' un legno forte, durevole.
Spesso confuso con quello di rovere, veniva usato largamente nelle costruzioni
delle navi da pesca e, soprattutto con il legno di alcune varietà,
per costruire botti dove conservare i distillati alcolici; solo in botti
di questo tipo il Cognac assume il caratteristico bouquet (aroma).
La Pianura
Padana ospitava molti secoli fa immense foreste di farnie, che sono
state progressivamente abbattute per farne legname da costruzione. Il
legno è utilizzato per mobili di pregio, botti, per produrre
carbone di qualità e come combustibile. Nella corteccia c'è
il tannino che viene utilizzato per conciare pelli.
Le ghiande sono un ottimo alimento per i suini. In epoca medievale i
contadini allevavano i suini; i servi della gleba avevano permesso di
portarli a pascolare nei boschi del feudatario dove potevano cibarsi
delle ghiande cadute al suolo. Questo uso era tanto importante che si
arrivò a valutare il valore di un bosco in base al numero di
suini che riusciva a nutrire. Ancora oggi con le ghiande tostate e macinate
si prepara un surrogato (prodotto di minore valore) del caffè.
Con le foglie si prepara una specie di the astringente che cura le infiammazioni
delle vie urinarie. Per fare il decotto di corteccia si usa un pezzo
di questa essiccata e frantumata in un mezzo litro d'acqua e si fa bollire
per 10 minuti. E' molto utile per gargarismi nelle infiammazioni della
bocca e della gola, contro gli avvelenamenti da sostanze vegetali.
LEGGENDE
Nei miti e nelle tradizioni la quercia dava l'idea di forza. Il termine
Quercus deriva dall'antico celtico che significava "bell'albero";
robur significa " forza " perché questo albero è
difficile da abbattere senza strumenti adeguati.
I Greci e i Romani consideravano la quercia sacra: Zeus aveva la quercia
come simbolo accanto al fulmine e all'aquila. Inoltre si dice che Zeus
abbia sposato Era in un querceto.
Il colle di Roma, il Campidoglio, consacrato a Giove, pare fosse ricoperto
di querceti. I nati il 21 Marzo sono protetti, secondo l'oroscopo celtico,
dalla quercia.
La Quercia era creduta dunque molto benefica perché proteggeva
le case e le terre che la circondavano. Le querce attraggono i fulmini
e li scaricano a terra. Sin dal Medioevo all'albero è legata
anche l'immagine della Vergine Maria e in Italia sono numerose le leggende
che riguardano questo tema, tanto che in ambito figurativo si è
andata affermando l'immagine della "Madonna della quercia".
Nel Rinascimento
diventò simbolo della virtù della Fortezza: una donna
armata tiene nella sua mano destra un ramo di rovere, scelto per indicare
la fortezza dell'anima; in un'altra tipica allegoria (rappresentazione
simbolica) una donna coperta di ricche vesti tiene in mano un tronco
di quercia con alcune ghiande appese: questa raffigurazione indica la
robustezza in un corpo sano.
In Sardegna, una leggenda narra che il diavolo, insoddisfatto del suo
potere, si recò un giorno dal Signore e gli chiese il dominio
sul bosco. Il Signore acconsentì alla sua richiesta, ma questo
potere doveva limitarsi al periodo dell'anno in cui tutti gli alberi
fossero privi di foglie, in primavera tutto il potere doveva essergli
restituito. Il diavolo fu molto soddisfatto da questo accordo mentre
gli alberi del bosco a foglie caduche appresero la notizia con sgomento.
Terrorizzati, decisero di chiedere aiuto alla grande e saggia quercia
che, dopo una breve riflessione, spiegò il suo piano agli amici
del bosco: lei avrebbe cercato di trattenere le sue foglie secche sui
rami finchè le altre piante del bosco non avessero emesso le
prime foglioline. Il piano riuscì: il bosco non divenne mai completamente
spoglio ed il diavolo non ottenne nessun potere.
Questa leggenda mostra la forza protettrice e paterna che l'uomo vede
nelle quercia, ma rivela anche una importante caratteristica di questa
pianta: le sue foglie secche restano sui rami durante tutto l'inverno
e cadono solo al comparire delle nuove foglie. Questa pianta, oltre
ad essere considerata la più importante sin dai tempi più
antichi, tanto da essere definita "re degli alberi e l'albero dei
re", è stata apprezzata anche per tutto quello che offriva
agli uomini.