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La rosa canina

CURIOSITÀ-USI

Il nome rosa canina deriva dal greco kynorrhodon , che significa "Rovo dei cani", perché i Greci, che così la chiamavano, ne impiegavano la radice per curare la rabbia.
Le rose erano già importanti nell'antichità dove venivano utilizzate nei rituali, nella fabbricazione di cosmetici, in profumeria e in campo medico.
Gli Assiri, pare, furono i primi a scoprirne le virtù. In età romana si usavano i petali di rosa per fare "il piatto di rose con cervella, uova, vino e salsa di pesce".
Greci Romani e Persiani impiegavano diverse specie di rose a scopo terapeutico, nel 77 d.C. Plinio citava ben 32 disturbi che potevano essere curati con preparati a base di rose.
La famosa acqua di rose, venne inventata da Avicenna, un celebre medico persiano, tra il IX e il X secolo.
Circa il 96% dei profumi femminili e il 46% di quelli maschili contengono essenza di rosa.
I frutti si mangiano dopo averli puliti dai semi e dai numerosi filamenti che ricoprono i semi. Qualcuno ne fa un'ottima marmellata, apprezzata soprattutto in Germania e in Svizzera. Dagli stessi si ricava un decotto da utilizzare come bevanda dissetante.
La Rosa canina è molto conosciuta per la sua efficacia nel rafforzare le difese dell'organismo contro le infezioni e particolarmente contro il comune raffreddore.
La rosa canina ha avuto un ruolo importante nella fornitura di vitamina C ai bambini britannici durante la seconda guerra mondiale (i suoi frutti erano detti "arance del nord"), in sostituzione degli agrumi, allora difficili da trovare.

LEGGENDE

Narra la leggenda, che se oggi possiamo ammirare la bellezza della rosa, lo dobbiamo al dio del vino Bacco che , invaghitosi di una ninfa, tentò di conquistarla, ma lei fuggì finché non inciampò in un cespuglio. Per riconoscenza Bacco lo trasformò in rosa, facendogli spuntare splendidi fiori di un delicato color rosato, il colore delle guance della sua ninfa.
Fin dall'antichità la Rosa Canina è stata considerata un fiore dal doppio significato; da un lato, infatti, si caratterizza per la bellezza e soavità del profumo dei propri boccioli, dall'altro per il tronco ed i rami pieni di spine, piccole e appuntite, che rappresentano un ostacolo per chiunque si avvicini e desideri cogliere una rosa. Per questi motivi il significato attribuito al fiore è duplice: delicatezza e piacere, ma anche sofferenza e dolore fisico.