1b Elementare via Cesari - Milano
1 febbraio 2006
Bellissima giornata con il sole e con la neve. Fa pure quasi caldo!
La prima parte della mattinata la passiamo in classe, giusto per vedere il lavoro realizzato a scuola e per raccontare la storia di Urano e Gea.
Cominciamo con il conoscere Pinco e i suoi amici, che dovranno accompagnarci durante il nostro lavoro.
Pinco è un gatto a cui piace parlare perchè sa farlo, pensa molto. Si nasconde dietro alle tende, è molto furbo e giocherellone.
Robot è molto bravo e intelligente, è tenero e carino. E' elettrico. Sa fare molte cose, sa tenere i segreti.
Rubina a rana è sempre felice. Sta sempre nello stagno. Vuole stare con i suoi amici e non con le altre rane.
Ivo è un gufo, sa volare, sembra che si stia sempre allenando. Si agita. E' buffo. Poco notturno, altrimenti non può giocare con gli amici. Perde sempre le piume.
Ada è una coniglietta. Ha il muso tenero, va sempre in giro. Va in giro in bici per il bosco.
Otto è una volpe. Ha gli occhi dolci, è tenero con tutti, sempre calmo. E' sempre sereno. E' troppo tenero.
Emi è una farfalla. E' un po' magica e risolve i guai che combina Margherita. Si può trasformare. Ha la faccia rossa e le ali rosse.
Ugo è un topo goloso di formaggio. Ha un gran fiuto. Gioca tanto con pinco. Si nasconde nella sua tana. L'unico di cui si fida è Pinco.
Margherita è cattiva e fa finta di essere buona. Ha l'cchio attento. Becca la coda a Ugo. Strilla sempre.
Ora posso raccontare finalmente la storia di Urano e Gea...
Bene, adesso possiamo prepararci e uscire sulla neve, alla ricerca delle storie del Parco e delle sue "cose strane".
Siamo in prossimità degli orti per i nonni, ci mettiamo tutti in cerchio e dò ai bambini le consegne per la ricerca delle cose strane: dovremo guardare gli alberi, in basso, in alto... dovremo inoltre scavare la neve e osservare cosa c'è sotto...
Ci fermiamo ancora poco dopo, nelle vicinanze del deposito di macchine rotte...
Che storia può raccontarci questo luogo - non proprio bellissimo?
Sicuramente ci può narrare di quando non esisteva questo "cimitero"
di automobili, ovvero di quando sarà stata presente una fattoria,
con un recinto e gli animali, un prato verde...
In questa storia quali personaggi potrebbero entrare?
Pinco, Emi, Ada, Ugo, Ugo.
Poco oltre continuiamo la nostra raccolta delle cose strane.
E questa cos'è? Un'impronta enorme! Chi sarà stato?
Vicino al vecchio canale del Villoresi racconto un'altra storia, di un po' di anni fa...
Quando l'acqua del Villoresi, del Ticino, delle montagne svizzere,
scorreva qui e aiutava i contadini ad irrigare i campi. Quante cose
che ha visto quest'acqua. E che viaggio lungo ha intrapreso!
Chi potrà entrare in questa storia?
Margherita, Rubina, Otto, Ada, Ugo, Ivo, Emi.
Camminiamo ancora un po' e raggiungiamo un grande recinto basso, al cui interno ci sono moltissime piantine piantate recentemente.
Chi le ha piantate? Un buon numero di questi piccoli alberelli sono stati messi a dimora lo scorso anno dai bambini più grandi della scuola. Era una giornata piovosa, ci siamo stancati, sporcati... ma ci siamo divertiti moltissimo.
Chi inseriamo in questa storia?
Pinco, Otto, Ada, Emi, Ivo, Robot (finalmente anche lui, che qui ha il ruolo di colui che controlla).
E' ora di tornare in classe, per terminare il nostro lavoro.
Dopo aver mangiato la merenda (mandarini e banane) osserviamo una parte del materiale raccolto.
Frutti, semi di varie piante (platano, acero, rosa, oleandro, castagno), "cuore" dei rami di sambuco, foglie di rosa, pezzetto di plastica, protezioni delle piccole piantine nei confronti dei conigli (Ada).
Possiamo adesso iniziare a raccontare la nostra storia, quella che nessuno conosce e non è mai stata scritta fino ad ora. Ci serviranno le tre storie raccontate prima, Pinco e i suoi amici, le "cose strane" raccolte, e una serie di disegni che ho portato con me.
Ecco il risultato finale (anche se la storia non è ancora terminata veramente e sarà compito dei bambini mettervi la parola fine).
Sulle montagne della Svizzera scorreva un torrente che portava le sue
acque a valle. Dopo un lungo viaggio queste acque raggiungevano sempre
la pianura e passavano per Milano grazie al canale presente nel Parco
Nord.
Un giorno particolare
queste acque finirono per attirare l'attenzione dei bambini della scuola
di via Cesari e di Pinco e i suoi amici....
Sull'acqua scorreva
una lettera - che arrivava da molto lontano e che venne rinvenuta da
un essere enorme, molto strano, che lasciava delle impronte gigantesche
- e che annunciava l'arrivo di un guardiano a cavallo di un uccello
coloratissimo...
Lo strano e gigantesco
essere si nascose, per paura di essere trovato... ma a nulla potè
il suo tentativo di nascondersi.
Il guardiano lo trovò e lo costrinse a lavorare per il Parco
(avrebbe dovuto piantare tantissimi alberi!)
Ada, la coniglietta
golosissima della corteccia dei piccoli alberi era contentissima: chissà
che scorpacciata si sarebbe fatta!
Però il
guardiano aveva protetto tutte le piantine con una plastica verde apposita,
per cui... niente pappa! Ada chiamò così la sua amica
Emi (la magica trasformista) che la tramutò in una donna (una
guardiana, una dottoressa?). E poi......
La continuazione della storia la scriveranno i bambini, magari sotto forma di lettera da far recapitare a Brughillo - il nostro famosissimo postino.
Intanto lui è molto contento del vostro lavoro!
Ecco il suo timbro!
E' tardi! Ci rivedremo in primavera!