Analisi microbiologica delle acque
Per "analisi microbiologica delle acque" si intende l'individuazione dei microrganismi presenti in esse, generalmente congiunta alla loro valutazione quantitativa.
Ciò si ottiene mediante tecniche analitiche basate di solito sullo sviluppo di microrganismi, considerati pertanto espressione del grado di inquinamento cui le acque sono soggette, su terreni colturali idonei alla loro crescita.
Nel caso particolare delle acque superficiali, siano esse adibite a balneazione, piuttosto che ad altri usi, attraverso l'analisi microbiologica se ne definisce la qualità.
Controlli microbiologici vengono effettuati ovviamente anche su acque destinate all'approvvigionamento idrico-potabile e su acque reflue che, con il loro apporto inquinante, influenzano e modificano le caratteristiche del corpo idrico recettore (fiume, lago, mare).
E' evidente che l'unico controllo microbiologico efficace sarebbe costituito dalla ricerca dei patogeni di natura batterica e/o virale.
Tuttavia, se da una parte il loro rilevamento in un'acqua in esame é indice della loro sicura presenza, dall'altra non si può dire che un risultato negativo deponga sicuramente per la loro assenza. Infatti i patogeni possono essere presenti con discontinuità negli effluenti e conseguentemente nei corpi idrici riceventi; inoltre, la massiccia presenza di flora contaminante accessoria interferisce spesso con la reale possibilità di evidenziare i patogeni anche quando essi siano presenti.
Pertanto, a causa della discontinuità della loro presenza e delle difficoltà tecniche legate al loro isolamento nell'ambiente idrico, la ricerca dei patogeni non potrà tanto avere il significato di controllare la qualità delle acque, quanto finalità epidemiologiche, offrendo la possibilità di individuare uno degli anelli della catena attraverso la quale avviene la diffusione degli agenti patogeni responsabili delle malattie infettive di origine idrica.
Ecco che allora l'esame microbiologico delle acque in generale e delle acque superficiali in particolare, si basa essenzialmente sulla possibilità di coltivare su idonei terreni, e in idonee condizioni colturali, i batteri contenuti nell'acqua in esame, utilizzando particolari metodologie finalizzate alla individuazione di specie o di gruppi microbici che si ritengono significativi per la formulazione di un giudizio igienico-sanitario o di qualità delle acque in esame.PARAMETRI MICROBIOLOGICI
Dalla difficoltà di utilizzare di routine tecniche finalizzate alla ricerca di tutti i possibili microrganismi patogeni, é sorta la necessità di ricercare, per la definizione della qualità di un'acqua, microrganismi indicatori di contaminazione, la cui presenza può essere indice della presenza di patogeni.
Vale la pena sottolineare che un efficace indicatore microbiologico di contaminazione deve:
a) poter sopravvivere sufficientemente a lungo nell'ambiente per consentire la sua evidenziazione
b) deve poter essere identificato con metodologie poco complesse e sufficientemente rapide.
I microrganismi considerati indicatori di inquinamento fecale che vengono ricercati comunemente per la definizione della qualità di acque di diversa tipologia e a diversa destinazione d'uso sono:
Coliformi totali
Coliformi fecali
Streptococchi fecali
Questi microrganismi, rinvenibili normalmente nel materiale fecale sia umano sia animale, in effetti non comportano un rischio diretto per la salute in quanto di norma non sono patogeni per l'uomo, ma possono indicare un rischio potenziale.
Possiamo definire tali indicatori rispetto alle caratteristiche morfologiche, biochimiche e fisiologiche.
Il gruppo dei Coliformi è costituito da microrganismi a forma di bastoncello, gram negativi, aerobi e anaerobi facoltativi, non sporigeni che fermentano il lattosio con produzione di gas di gas e acido in 48 ore a 36°C (Coliformi totali) e a 44°C (Coliformi fecali).
I Coliformi totali sono presenti nel materiale fecale di origine umana ad una concentrazione media di 1 miliardo di UFC/g e appartengono alla famiglia delle Enterobatteriaceae. Sono però largamente presenti nel suolo, sugli arbusti, sulle foglie, nell'aria e nell'ambiente acquatico.
Pertanto se la loro presenza nel caso di acque potabili é indice di contaminazione, non riveste un particolare significato se non quello di indicatore aspecifico nel caso di acque superficiali.
I Coliformi fecali invece fanno parte di quella frazione di Coliformi totali che costituisce un indubbio indice di contaminazione fecale dell'acqua esaminata. Essi sono presenti nel materiale fecale ad una concentrazione di 10 milioni di UFC/g.
Una specie tassonomicamente definita, a sua volta compresa nel gruppo dei Coliformi fecali di cui rappresenta il 90-95% della popolazione totale, é rappresentata da Escherichia coli, un microrganismo asporigeno, aerobio e anaerobio facoltativo che fermenta il lattosio con produzione di gas alla temperatura di 44°C e produce indolo in terreni contenenti il triptofano; l'identificazione di E. coli richiede una serie di prove che non vengono usualmente impiegate nelle analisi di routine.
Gli Streptococchi fecali (o Enterococchi) sono pure ospiti abituali dell'intestino; analogamente ai Coliformi costituiscono un gruppo di microrganismi eterogeneo: sono cocchi gram positivi, con tendenza a disporsi a catena in terreni liquidi, aerobi e anaerobi facoltativi. Appartengono al genere Streptococcus.
Al gruppo degli streptococchi fecali appartengono varie specie che si distinguono fra loro sulla base di caratteristiche biochimiche e colturali. L'identificazione delle singole specie non é richiesta normalmente nell'esame microbiologico delle acque.
Il significato della presenza di streptococchi fecali in un corpo idrico é diversamente interpretato. Secondo alcuni Autori rappresentano germi più resistenti dei Coliformi, almeno dei fecali, alle condizioni ambientali più disparate: in condizioni di salinità e nel caso di acque sottoposte a trattamento di disinfezione con cloro dimostrerebbero una resistenza maggiore di quella degli altri indicatori; la loro resistenza all'azione disinfettante si avvicinerebbe a quella degli enterovirus per cui la loro presenza sembra essere indice di possibile presenza di contaminanti virali.
Secondo altri autori gli streptococchi fecali costituiscono microrganismi labili nell'ambiente e quindi di non costante rilevamento in corpi idrici contaminati.
Riepilogando, possiamo precisare il ruolo dei microrganismi indicatori di inquinamento fecale rilevabili in un corpo idrico, ritenendo: Coliformi totali: come indicatori di inquinamento non recente, in considerazione della loro buona adattabilità all'ambiente esterno.
Coliformi fecali: come indicatori di inquinamento recente dal momento che la loro sopravvivenza é condizionata dalla temperatura di crescita e quindi non si adattano facilmente all'ambiente esterno.
Streptococchi fecali: significato non univoco; tuttavia la loro presenza, in concomitanza con i Coliformi fecali, rafforza il concetto di contaminazione fecale del corpo idrico. Poiché gli uomini e gli animali eliminano con le loro deiezioni quantità diverse di Coliformi fecali ed enterococchi, il loro rapporto assume molta importanza in quanto capace di fornire informazioni circa l'origine dell'inquinamento.
Una considerazione particolare meritano, tra i pochi microrganismi patogeni facilmente individuabili nelle acque superficiali, le Salmonelle , la cui ricerca viene richiesta dall'Autorità Sanitaria territorialmente competente in relazione a particolari situazioni di rischio sanitario o per l'uso che si intende fare del corpo idrico.
La presenza di salmonelle nei corpi idrici ed il loro rilevamento, essendo strettamente correlato alle condizioni epidemiologiche della popolazione, é molto variabile. Si tratta di microrganismi mobili appartenenti alla famiglia delle Enterobatteriaceae, comprendenti schizomiceti a forma bacillare, asporigeni, gram negativi, aerobi non fermentanti il lattosio, le cui numerose specie sono distinte tra loro per i caratteri sierologici corrispondenti a diversi antigeni somatici e ciliari.
Si ritrovano nell'intestino e sono capaci di determinare malattie infettive di tipo gastroenterico oltre che, in alcuni casi e per alcune specie, anche malattie si tipo setticemico a localizzazione extraintestinale. La trasmissione avviene generalmente per via oro-fecale.
L'acqua e gli alimenti contaminati da acque luride possono avere notevole importanza dal punto di vista epidemiologico per l'insorgenza di salmonellosi.
I risultati L'analisi microbiologica delle acque
Protagonisti
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Progetto
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Nozioni
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Valutazione
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Storia
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Dati chimico
fisici
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Biologia
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Microbiologia
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