Le metodiche analitiche



BENTHOS
Strumenti e materiali necessari per il campionamento:
- retino immanicato per macroinvertebrati;
- vasche a fondo piano bianche;
- cucchiai e pinzette;
- provette o vasetti con tappi;
- termometro;
- lenti di ingrandimento;
- acqua potabile;
- scheda di rilevazione dei dati.

Procedimento:
- utilizzando il retino immanicato, setacciando il fondo, si preleva un campione del substrato;
- scuotere le piante acquatiche per distaccare gli organismi nascosti o attaccati ad esse;
- riversare il contenuto del retino nelle vasche bianche e cominciare a osservare, classificare (con l’uso di lenti, chiavi di riconoscimento e atlanti specifici) e distribuire con pinzette e cucchiai i macroinvertebrati rinvenuti, nei vasetti con acqua fresca. I vasetti devono essere riempiti d’acqua fino a metà per lasciare agli organismi ossigeno sufficiente per vivere almeno un giorno;
- separare i vari organismi per evitare fenomeni di predazione.

In laboratorio per la determinazione sistematica servirsi di:
- un atlante di riconoscimento ( Campaioli, Ghetti, Minelli, Ruffo, 1994: “Manuale per il riconoscimento dei macroinvertebrati delle acque dolci italiane ”Provincia autonoma di Trento);
- microscopi ottici;
- piastre Petri e alcool al 70% per la conservazione degli esemplari raccolti.

Per la realizzazione dei vetrini si opera nel seguente modo:
- si prelevano gli esemplari fissati in alcool al 70% e li si fa bollore in KOH al 10% per 2 minuti circa;
- si lascia raffreddare e poi si prelevano gli animali dal KOH e li si mette in acido acetico glaciale per disidratare e neutralizzare la basicità di KOH. Lasciare riposare il tutto per qualche minuto;
- dall’acido acetico glaciale vanno messi in alcool butilico;
- si mette del balsamo sul vetrino sul quale verrà posto l’animale.
In mancanza di acido acetico può essere usata dell’acqua distillata (qui, però, gli organismi vanno lasciati per un tempo più lungo). In questo caso si deve usare l’alcool etilico e non il butilico.


FITOPLANCTON
Per il campionamento del plancton si usa un retino a maglie fitte.
Nel nostro caso è sufficiente utilizzare una bottiglia di plastica.
Può essere utile trascinarla alzandola e abbassandola regolarmente, in modo che il percorso sia sinuoso; dato che i microrganismi formano in genere dei banchi a profondità variabili, vengono così aumentate le probabilità di cattura.
Prima di fare l’analisi lasciare depositare per 24 h il campione prelevato; prelevare poi con una pipetta dal fondo della bottiglia gli organismi e porli in un apposito contenitore per microscopio.
L’ingrandimento dell’apparecchio deve essere 400 X.
Il campione prelevato può essere posto in una vaschetta (tipo quella dei pesci rossi ) tenuta alla luce ad una temperatura di circa 20°C per far proliferare gli organismi.
Per la classificazione si può utilizzare l’ "Atlante dei microrganismi acquatici" di Streble, Krauter.
Se si vuole procedere alla creazione dei vetrini si mette il campione osservato in formalina e si seguono le seguenti procedure:
- si preleva una goccia d’acqua dal campione con una pipetta e la si pone sul vetrino portaoggetti;
- si copre il tutto con il vetrino coprioggetti facendo attenzione a non formare bolle d’aria;
- si osserva al microscopio.

Nel caso in cui si vogliono mantenere i vetrini per alcune ore bisogna far uso di resina o lacca.


TARTARUGHE
Per ottenere la stima del numero di individui di cui è composta una popolazione si possono utilizzare diversi metodi statistici.
La conta degli animali può essere fatta essenzialmente in due modi: la raccolta e il conteggio o la cattura e ricattura.
Il secondo modo è quello che ci interessa; infatti col metodo di cattura e ricattura è possibile utilizzare più tipi di metodologie statistiche per ottenere una stima di popolazione.

Prendiamo in considerazione:
a) LINCOLN (1930)
L’indice di Lincoln si basa sul ritrovamento di un numero elevato di esemplari in una popolazione chiusa in due campionamenti (“i” e “i+1”). Durante il campionamento “i” tutte le tartarughe vengono marcate, cosicché in “i+1” si può contare il numero “Ni+1” di tutti gli animali presi e “Mi+1” dei ricatturati. Il numero di individui totali componenti la popolazione si ottiene con la seguente formula:

Pi= ( Ni o Ni+1 )/ Mi+1

b) DREUX (1963)
La consistenza di una popolazione animale viene calcolato da Dreux con una formula analoga a quella di Lincoln:
N= ( n o P) / a,
egli non considera esclusivamente due campionamenti ma delle serie in tempi differenti cosicché “n” diventa il numero di animali incontrati in un periodo determinato (un giorno, una stagione, un anno...), “P” è il numero totale di quelli ricatturati nel periodo seguente, mentre “a” comprende tutti i campioni già marcati e cioè appartenenti sia a “n” che a “P”.
Nel nostro caso si procederà effettuando per 2 o 3 giorni consecutivi il conteggio degli animali.
Il primo giorno si cattureranno le tartarughe, se ne individuerà il sesso e si apporrà sul loro guscio un segno con dei colori ad olio (non tossici) al fine di marcarle.
Gli animali verranno poi rilasciati.
Il secondo giorno si procederà ad una nuova cattura al fine di individuare degli animali non ancora marcati.
Il terzo giorno si procederà nello stesso modo.
In ognuno dei 3 giorni si dovrà registrare il numero di individui catturati (dividendoli per sesso) e ricatturarli.
Al termine dei 3 giorni si farà una media dei valori ottenuti che darà il numero di individui che compongono la popolazione in esame.
Al fine di distinguere i maschi dalle femmine bisogna tener conto di:
- i maschi sono di dimensione minore, hanno la coda più lunga e più larga alla base, l’apertura della cloaca al di fuori del margine del carapace (circa a metà coda) e presentano sugli arti anteriori unghie più lunghe; il piastrone può presentarsi più incavo;
- le femmine sono di dimensioni maggiori, hanno la coda più corta e sottile alla base, l’apertura della cloaca all’interno del margine del carapace e presentano sugli arti anteriori unghie più corte.
Gli strumenti che vengono usati sono: colori ad olio, un retino con maglie di 1 cm, guanti in lattice e una macchina fotografica.


TEMPERATURA DELL'ACQUA
Premessa
: prima di iniziare le indagini, riflettere sulle condizioni standard che gli scienziati usano per fare letture di temperatura dell'aria.

Materiale : Termometro digitale - Bastone lungo circa 2,2 m - Stivaloni - Canottino

Procedura :
1. Misura della temperatura dell'acqua alla superficie
- Appoggiare la sonda alla superficie dell'acqua e lasciare che il termometro si stabilizzi, leggere il dato e registrarlo;
- Ripetere almeno tre volte le misure a distanza di circa 5 minuti l'una dall'altra;
- Calcolare poi la media delle misure di temperatura trovate.

2. Misura della temperatura a -5 cm dalla superficie dell'acqua
- Fare sul bastone una tacca ad 5 centimetri da un estremo;
- Posizionare la sonda in modo che la sua base coincida con l'estremo del bastone che viene immerso in acqua fino alla tacca fatta, lasciare che il termometro si stabilizzi, leggere il dato e registrarlo;
- Ripetere almeno tre volte le misure a distanza di circa 5 minuti l'una dall'altra;
- Calcolare poi la media delle misure di temperatura trovate.
.
3. Misura della temperatura a -10 cm, -50 cm, -100cm dalla superficie dell'acqua
- Fare sul bastone una tacca ad 10, 50, 100 centimetri da un estremo;
- Posizionare la sonda in modo che la sua base coincida con l'estremo del bastone che viene immerso in acqua fino alla tacca fatta, lasciare che il termometro si stabilizzi, leggere il dato e registrarlo;
- Ripetere almeno tre volte le misure a distanza di circa 5 minuti l'una dall'altra;
- Calcolare poi la media delle misure di temperatura trovate.


TEMPERATURA DELL'ARIA
Premessa : prima di iniziare le indagini, riflettere sulle condizioni standard che gli scienziati usano per fare letture di temperatura dell'aria.

Materiale : Termometro digitale - Bastone lungo circa 2,2 m - Contenitore per sonde

Procedura : Per fare misure accurate di temperatura dell'aria è necessario tenere il termometro lontano dalla luce diretta del sole, ma non in un contenitore chiuso ermeticamente perché la temperatura dell'aria potrebbe essere diversa da quella esterna.
1. Costruzione del contenitore per sonde.
- Prendere un cartone del latte, tagliare la sommità e ricavare delle aperture laterali come in figura ;
- Capovolgere il cartone e fare un foro nel centro della faccia superiore del cartone ;
- Calare la sonda del termometro digitale nel foro e sospenderla, assicurandosi che non tocchi né le pareti né il fondo.

2. Misura della temperatura al suolo (sulla riva del Laghetto)
- Appoggiare il contenitore in terra e lasciare che il termometro si stabilizzi, leggere il dato e registrarlo;
- Ripetere almeno tre volte le misure a distanza di circa 5 minuti l'una dall'altra;
- Calcolare poi la media delle misure di temperatura trovate.

3. Misura della temperatura a 1 m dal suolo (sulla riva del Laghetto)
- Fare sul bastone una tacca ad 1 metro da un estremo;
- Posizionare il contenitore in modo che la base della sonda coincida con la tacca fatta, appoggiare il bastone per terra, lasciare che il termometro si stabilizzi, leggere il dato e registrarlo;
- Ripetere almeno tre volte le misure a distanza di circa 5 minuti l'una dall'altra;
- Calcolare poi la media delle misure di temperatura trovate.

4. Misura della temperatura a 2 m dal suolo (sulla riva del Laghetto)
- Fare sul bastone una tacca ad 2 metro da un estremo;
- Posizionare il contenitore in modo che la base della sonda coincida con la tacca fatta, appoggiare il bastone per terra, lasciare che il termometro si stabilizzi, leggere il dato e registrarlo;
- Ripetere almeno tre volte le misure a distanza di circa 5 minuti l'una dall'altra;
- Calcolare poi la media delle misure di temperatura trovate.

5. Ripetere le misure fatte sulla riva del Laghetto, a 10 m di distanza da essa.


FOSFATI
Equipaggiamento: kit per fosforo totale, vetreria di laboratorio lavata in soluzione di HCl diluito (1/5) e risciacquata per 5 volte in acqua distillata, acqua distillata per i lavaggi, pipetta di Pasteur.

Procedura di campionamento: si campioni nel punto prescelto con una bottiglia immersa a 10 cm di profondità per 30 secondi.

Procedura analitica:
fase 1 (conversione del fosforo organico in ortofosfato inorganico).
- Con il campione d’acqua prelevato riempire l’apposita bottiglietta quadrata di miscelazione fino al segno dei 20 ml.
- Versare tale campione nella beuta da 50 (o 100) ml ed aggiungervi una dose di persolfato di potassio. Miscelare.
- Aggiungere 2 ml (2 pipettate) di acido solforico 5.25 N con il contagocce del relativo flacone. Miscelare ruotando senza capovolgere.
- Far bollire lentamente sul fornelletto la soluzione ottenuta per 30 minuti mantenendo il volume a 20 ml aggiungendo, via via, se necessario, acqua distillata. Non lasciare asciugare.
- Lasciare raffreddare ed aggiungere 2 ml di NaOH 5 (usando il contagocce del relativo flacone per 2 volte fino al segno di 1 ml).
- Riversare la soluzione nella bottiglia quadrata di miscelazione e riportare il volume al segno dei 20 ml con acqua distillata.

fase 2 (sviluppo del colore)
- Aggiungere al campione una dose di FOSFOVER 3, tappare ed agitare per 5 volte energicamente.
- Lasciare riposare per 3 minuti per ottenere lo sviluppo completo del colore blu-viola.

fase 3 (misura dell’intensità del colore)
- Disporre il colorimetro con lo specchietto in verticale ( in orizzontale se è la versione senza lo specchietto).
- Riempire con il campione una provetta del kit fino a circa 2 cm dal bordo superiore della stessa. Tapparla, asciugarla ed inserirla nel foro di destra.
- Riempire allo stesso modo la seconda provetta con l’acqua non trattata. Tapparla, asciugarla ed inserirla nel foro si sinistra.
- Rivolgere il colorimetro verso la luce e ruotare il disco del colore fino ad ottenere la stessa intensità di colore nelle due finestrelle. N.B. : usare gli occhiali protettivi.
- Leggere sulla scala il valore ottenuto e dividerlo per 50. Espressione del risultato: in mg/l di fosfati, con una cifra decimale.

ATTENZIONE!
Se il colore ottenuto è più intenso del massimo della scala, agire nel seguente modo: togliere dal comparatore ambedue le provette e vuotarle fino al segno, rimetterle nel comparatore e ripetere il confronto; leggere sulla scala il valore e dividerlo per 10.
Se la soluzione è torbida, occorre filtrarla, seguendo le istruzioni.
Nota: le concentrazioni di fosfati in acque non inquinate sono, di solito, inferiori a 0,1 mg/l.


NITRATI
Equipaggiamento:
- kit per nitrati;
- vetreria di laboratorio lavata con HCl diluito 1/5 (1 volta) e risciacquato 3 volte con acqua distillata;
- pipetta di Pasteur;
- acqua distillata per lavaggi;
- beker da 500 ml per bagnomaria.

ATTENZIONE! L’analisi va effettuata in luogo ombreggiato perchè in luce diretta la colorazione non si sviluppa.
Procedura di campionamento: si campioni nel punto prescelto con una bottiglia immersa a 10cm di profondità per 30 secondi (la bottiglia va lavata come descritto alla voce equipaggiamento).

Procedura analitica:
fase 1 ( avvinamento della provetta di sviluppo di colore)
- Riempire fino al segno l’apposita provetta con l’acqua del campione. Tappare ed agitare vigorosamente per 3 volte.
- Svuotare la provetta e ripetere tutta l’operazione.

fase 2 ( riduzione dei nitrati a nitriti)
- Riempire fino al segno la provetta avvinata con l’acqua del campione e portare la sua temperatura tra 20°-25° C immergendola, per il tempo necessario, nel bagnomaria tenuto a 40°C.
- Aggiungere una dose del reattivo in polvere NITRAVER 6.
- Tappare, agitare per 3 minuti e tenere a riposo per altri 30 secondi. Se rimane del reattivo in eccesso (cadmio metallo) sul fondo della provetta, questo non altera la prova.( Il cadmio va raccolto in appositi contenitori ).

fase 3 ( sviluppo della colorazione )
- Travasare lentamente e con attenzione il liquido in una seconda provetta per lo sviluppo del colore.
( Il cadmio in eccesso va gettato in contenitori di residui solidi e la provetta va lavata per 2 volte con acqua distillata ).
- Aggiungere alla seconda provetta una dose del reattivo in polvere NITRIVER 3. Tappare e agitare per 30 secondi. Se ci sono nitrati si svilupperà una colorazione rossa.
- Lasciare riposare per 15 minuti.

fase 4 ( lettura dell’intensità del colore )
- Inserire la provetta colorata nel foro di destra del colorimetro ed inserire l’altra provetta, riempita con l’acqua originale, nel foro di sinistra.
- Rivolgere il colorimetro verso una sorgente luminosa incolore e ruotare il disco colorato fino ad ottenere la stessa intensità di colore in ambedue le finestrelle.

fase 5 ( registrazione del valore di concentrazione )
- Leggere il valore segnato sul disco che esprime la concentrazione in mg di N/l .Per esprimere il dato in mg/l di Nitrati moltiplicare il valore letto per 4,43.

ATTENZIONE!
Nel caso si superasse la concentrazione massima leggibile di 1mg/l di N, agire come segue: prelevare con il contagocce 0,5 ml di acqua da analizzare e versarli nella provetta; portare a volume fino alla prima tacca con acqua distillata; procedere nell’analisi nel modo già descritto fino alla fase 5 compresa; moltiplicare per 10 il risultato ottenuto.


OSSIGENO DISCIOLTO
Equipaggiamento: kit per l’ossigeno disciolto, salda d’amido preparata di recente e stabilizzata, guanti.

Procedura di campionamento: calare il campionatore a 10 cm di profondità per 30 secondi; se possibile, tappare la bottiglia sott’acqua usando i guanti, oppure estrarre rapidamente il campionatore e tappare subito la bottiglia in modo da non lasciare internamente bolle d’aria; misurare la temperatura dell’acqua al momento di ciascun prelievo.

Procedura d’analisi:
fase 1 (sviluppo di iodio)
- Al campionatore pieno d’acqua da esaminare aggiungere i reattivi OSS 1 ed OSS 2.
- Ritappare la bottiglia di campionamento facendo in modo che non vi rimangano bolle d’aria, (in caso contrario ripetere tutto, anche il campionamento) ed agitare energicamente 5 volte capovolgendo la bottiglia.
- Attendere per 5 minuti che si depositi sul fondo il precipitato di colore arancio-bruno.
- Aggiungere il reattivo 3 ed agitare 5 volte. Il precipitato si scioglierà e la soluzione assumerà una colorazione gialla.

fase 2 ( titolazione dello iodio sviluppato )
- Versare una quantità della soluzione gialla ottenuta pari a 2 cilindretti in dotazione al kit, pieni fino all’ orlo, nella bottiglia quadrata, anch’essa in dotazione al kit.
- Appoggiare la bottiglia su un foglio bianco ed aggiungervi 2 gocce di salda d’amido. La soluzione si deve colorare in blu, grazie alla salda d’amido.
- Aggiungere goccia a goccia, agitando contemporaneamente, il titolante PAO oppure TIOSOLFATO di SODIO contandone le gocce fino a scomparsa della colorazione blu.
- Espressione del risultato: in mg/l con una cifra decimale. Il risultato si ottiene moltiplicando il numero delle gocce di titolante usate per 0,5.

Nota: se il kit è della HACH ci sono alcune differenze nella procedura, il metodo migliore è comunque quello riportato sopra.

Per fare la salda d’amido: per fare 500 ml di salda d’amido (indicatore), si aggiunga una piccola quantità di acqua distillata a 5 g di salda d’amido solubile per formare una pasta sottile. Si aggiunga, agitando, la pasta a 500 ml di acqua distillata bollente. Si raffreddi la soluzione prima di usarla. La salda d’amido scade dopo un paio di settimane.


PRODUZIONE PRIMARIA
Equipaggiamento: bottiglie chiare e scure.

Procedimento: Prelevare campioni d’acqua e metterle in 3 bottiglie, 2 chiare e 1 scura.
Una bottiglia chiara e quella scura vengono poi chiuse e riportate alla profondità in cui era stato fatto il prelievo, mentre nell’altra bottiglia si valuta subito l’ossigeno ( ossigeno di partenza).
Dopo 24 h si recuperano le bottiglie e si determina l’ossigeno in esse. Nella bottiglia chiara si avrà una concentrazione di ossigeno superiore a quella di partenza; nella bottiglia scura, invece, l’ossigeno sarà diminuito.
Il decremento verificatosi nella bottiglia scura, sommato all’incremento verificatosi in quella chiara, rappresenta il valore della produzione totale di ossigeno.

Per ulteriori informazioni consultare la dispensa: “Cos’è un lago”.


MACROFITE
La preparazione di un erbario prevede: raccolta delle piante; loro essiccazione; riconoscimento; montatura dei campioni su carta.
1) Si raccolgono le piante complete ( radici, fusto, foglie, fiori ).
Al momento della raccolta prendere nota del luogo e della data in cui è avvenuto il prelievo.
I campioni raccolti vanno posti tra fogli di giornale o di altra carta assorbente e vanno sistemati sotto una pressa.
La pianta va posta tra i fogli in modo che assuma l’aspetto naturale e in modo che siano ben visibili tutte le sue parti. Se la pianta è grande può essere piegata più volte sul foglio.
Controllare le piante e cambiare la carta ogni volta che risulta necessario in modo che il campione si secchi rapidamente.
2) Per determinare la specie si usano chiavi dicotomiche o si procede per confronto. Si devono avere altri campioni su cui effettuare la classificazione. Su un foglio si scrive il nome della specie, la data e il luogo di raccolta e lo si allega al campione.
3) Dopo 15 giorni il campione viene fissato sul foglio con strisce di carta e spilli (oppure nastro di carta adesivo o punti metallici grandi della pinzatrice ).
Sul foglio d’erbario, in basso a destra, va applicata un’etichetta che rechi: il nome del genere , della specie ed eventualmente quello della famiglia, la data e il luogo di raccolta, l’habitat.
I fogli d’erbario non devono essere più piccoli di un foglio di quadernone.
Gli erbari devono essere conservati in luoghi asciutti.


pH
Equipaggiamento: pH-metro digitale con elettrodo a vetro monotubolare, soluzioni tampone a pH 4 e pH 7, preparate di recente, 1 becher da 100 o 150 ml a forma stretta, acqua distillata per il lavaggio dell’elettrodo, carta assorbente per asciugare l’elettrodo.

Procedura di campionamento: generalmente è possibile immergere direttamente il termometro nell’acqua per fare la lettura nelle condizioni ottimali.
Condizioni di campionamento: a mezza luce, in acqua corrente.
Procedura analitica: eseguire la calibrazione dello strumento con le soluzioni tampone.
Espressione del risultato: in unità di pH con una cifra decimale.


ANALISI BATTERIOLOGICHE
Per il campionamento vengono utilizzati i seguenti materiali:
- borsa refrigerante
- termometro a pozzetto
- bottiglia sterile
- bastone

Procedimento:
- misurare la temperatura immergendo nell’acqua il termometro a pozzetto fino a riempire il bulbo e aspettare qualche minuto prima della lettura;
- prelevare l’acqua immergendo per circa 20 cm la bottiglia sterile fissata al bastone allungabile; prestare attenzione a non riempirla tutta;
- riporre la bottiglia nella borsa refrigerante affinché la temperatura del campione si mantenga a 4° C durante il trasporto in laboratorio.

RICERCA DI COLIFORMI TOTALI
- OPERARE IN CONDIZIONI DI STERILITA' (accendere il bruciatore Bunsen)
- FILTRARE 100 ML DI CAMPIONE SU MEMBRANA STERILE
- DEPORRE LA MEMBRANA SULLA PIASTRA DI ENDO-AGAR; INCUBARE IN TERMOSTATO A 37° PER 48 ORE
- VERIFICARE SULLA PIASTRA LA PRESENZA DI COLONIE ROSSE CON RIFLESSO METALLICO

PROVA DI CONFERMA
- SEMINARE OGNI COLONIA SOSPETTA IN VERDE BRILLANTE BRODO E INCUBARE IN TERMOSTATO A 37° PER 24 ORE
- VERIFICARE LA PRESENZA DI UNA BOLLA DI GAS NELLE PROVETTE

RICERCA DI COLIFORMI FECALI...
- OPERARE IN CONDIZIONI DI STERILITA' (accendere il bruciatore Bunsen)
- FILTRARE 100 ML DI CAMPIONE SU MEMBRANA STERILE
- DEPORRE LA MEMBRANA SULLA PIASTRA DI mFC-AGAR; INCUBARE IN TERMOSTATO A 44° PER 48 ORE
- VERIFICARE SULLA PIASTRA LA PRESENZA DI COLONIE BLU

PROVA DI CONFERMA
- SEMINARE OGNI COLONIA SOSPETTA IN BRODO E IN TRIPTOFANO; INCUBARE IN TERMOSTATO A 44° PER 24 ORE
- VERIFICARE LA PRESENZA DI UNA BOLLA DI GAS NELLE PROVETTE DI VERDE BRILLANTE BRODO

..e di Escherichia coli
- INTRODURRE ALCUNE GOCCE DI REATTIVO DI KOVACS NELLE PROVETTE DI TRIPTOFANO CORRISPONDENTI A QUELLE DI VERDE BRILLANTE BRODO IN CUI SI E’ SVILUPPATO GAS;
LA FORMAZIONE DI UN ANELLO ROSSO SULLA SUPERFICIE DEL TERRENO INDICA LA PRESENZA DI E.coli

RICERCA DI STREPTOCOCCHI FECALI
- OPERARE IN CONDIZIONI DI STERILITA' (accendere il bruciatore Bunsen)
- FILTRARE 100 ML DI CAMPIONE SU MEMBRANA STERILE
- DEPORRE LA MEMBRANA SULLA PIASTRA DI KF-AGAR; INCUBARE IN TERMOSTATO A 37° PER 48 ORE
- VERIFICARE SULLA PIASTRA LA PRESENZA DI COLONIE ROSSO SCURO CON ALONE GIALLO

PROVA DI CONFERMA
- SEMINARE OGNI COLONIA SOSPETTA IN EVA BRODO E INCUBARE IN TERMOSTATO A 37° PER 24 ORE
- VERIFICARE LA PRESENZA DI UN BOTTONE VIOLA SUL FONDO DELLE PROVETTE

RICERCA Dl SALMONELLE
- OPERARE IN CONDIZIONI DI STERILITA' (accendere il bruciatore Bunsen)
- FILTRARE 100 ML DI CAMPIONE SU MEMBRANA STERILE
- INTRODURRE LA MEMBRANA IN PROVETTONE CONTENENTE
PREARRICCHIMENTO;
- INCUBARE IN TERMOSTATO A 40° PER 24 ORE
- TRASFERIRE RISPETTIVA MENTE 10 ML, 1 ML, 0,1ML IN 3 PROVETTONI CONTENENTI ARRICCHIMENTO; INCUBARE IN TERMOSTATO A 40° PER 24 ORE
- CON L'AUSILIO DI ANSE STERILI PIASTRARE 1 ml DA CIASCUN TUBO DI ARRICCHIMENTO SU VERDE BRILLANTE AGAR
- VERIFICARE SULLE PIASTRE LA PRESENZA DI COLONIE VIOLACEE SU SFONDO VIOLA


BIBLIOGRAFIA
- Sandro Sutti 1999 "MENS manuale da campo per il monitoraggio dei fiumi" Edizione Speciale per il progetto Un Po' di Cultura .
- Mario Cotta-Ramusino 1996 "Lezioni di idrobiologia e pescicoltura" Città Studi Edizioni.


Hanno collaborato
il Dottor R. Rossaro per la parte sui vetrini del benthos
il Dottor V. Ferri per la parte sulle tartarughe
il Dottor M. Caccianiga e il Dottor S. Gomarasca per la parte sui vetrini del
fitoplancton
la Dottoressa Ceretti per la parte sulle analisi batteriologiche

 

 

 

 


Protagonisti





Progetto





Nozioni





Valutazione





Storia





Dati chimico fisici





Biologia





Microbiologia





Paesaggio